Vaccino killer esplode la psicosi e i medici ora sono prudenti

Anelli: “La Regione dirami una nota di tranquillità in vista del picco di febbraio”

domenica 30 novembre 2014


Il segretario Fimmg: “Giusto così” E a Lecce l’Asl ritira i farmaci sospetti dopo i due decessi
Senza informazioni esaustive sulla pericolosità del vaccino Fluad, i medici di base diventano prudenti. E ne limitano la somministrazione agli assistiti. Il perché sta tutto nella mancanza, al momento, di linee guida certe da par- Vaccino influenza psicosi trai medici te dell'assessorato regionale alla Salute, al quale si è rivolto nei giorni scorsi il segretario regionale dei medici di famiglia, Filippo Anelli: «Giovedì sera ho mandato una lettera chiedendo che, in questa fase di verifiche, vengano date anche ai medici di base informazioni esaustive sulla sicurezza del farmaco». Ma ad oggi niente risposta. «Sono invece arrivati i comunicati dell'Aifa - aggiunge - nei quali si stabilisce che il nesso di casualità fra l'inoculazione del vaccino antinfluenzale e i tre decessi è solo di natura temporale».


MARA CHIARELLI  (Repubblica Bari)

Il problema  non è solo quello, immediato, di rassicurare i pazienti che l’hanno già assunto o coloro che intendono vaccinarsi, ma anche e soprattutto quello di evitare che il panico conseguente al diffondersi di notizie allarmistiche possa invece provocare conseguenze peggiori. E cioè determinare un picco insolito di epidemia durante il periodo più critico, quello dopo Natale, senza una equivalente disponibilità di posti letto negli ospedali regionali.

«Un’azione sinergica per tranquillizzare cittadini e medici non sarebbe vana — continua Filippo Anelli — Certo, se i medici si comportano con prudenza è anche giusto. Ma il grosso rischio è che il numero ridotto di vaccinati, rispetto a quelli che ne hanno bisogno, possa poi portare a conseguenze peggiori. Mi spiego: quando a febbraio, come ogni anno, arriverà il picco dell’influenza stagionale, con una percentuale di ammalati fra il 5 e il 10 per mille della popolazione, bisognerà stare attenti ai soggetti più a rischio, come i cardiopatici o i bronchitici cronici, che potrebbero aver bisogno di ricovero».

La preoccupazione di Anelli si riferisce alla sempre più grave mancanza di posti letto nelle strutture sanitarie pubbliche pugliesi: «Si crea in tal modo un problema di sanità pubblica, a fronte di una patologia che, se contratta da un adulto senza particolari problematiche, si affronta con una settimana di riposo. Se, invece, viene colpito un soggetto con gravi problemi di salute o un anziano, le cose rischiano di complicarsi ». Si attende, dunque, una pronuncia ufficiale dell’assessorato regionale, «anche per capire se nel decesso della donna leccese c’è o meno - commenta Filippo Anelli - un nesso di causalità». Si riferisce all’anziana, che aveva 84 anni, di Carpignano Salentino, morta il 24 novembre, 72 ore dopo la vaccinazione antinfluenzale. Il direttore sanitario dell’Asl di Lecce, Ottavio Narracci, ha subito fatto sapere che è stato immediatamente disposto il sequestro dei vaccini contenuti nei lotti segnalati e alla loro sostituzione con altri dopo i due decessi sospetti.

Da riscontri eseguiti nei depositi dell’Asl di Lecce risulta, infatti, che i lotti oggetto di segnalazione sono inclusi in alcune forni- ture effettuate da Novartis. È stato inoltre disposto l’incremento della sorveglianza dei pazienti ai quali è stato somministrato il prodotto coinvolto da meno di 48 ore, in quanto, come fa notare la Asl salentina, «non sussiste rischio aggiuntivo per coloro ai quali sia stato somministrato il vaccino da oltre 48 ore».

La palla dell’informazione passa dunque alla Regione Puglia, perché si faccia definitivamente chiarezza: «È importante che una nota di tranquillità venga data conclude Anelli - allo scopo di continuare a fare campagna vaccinale, sapendo tutti quanti, medici e cittadini, che stiamo facendo la cosa giusta».