Informativa AIFA sul corretto utilizzo del medicinale Ginetantum

Il farmaco è un ginecologico e non deve essere assunto per via orale

venerdì 31 luglio 2015

L’Agenzia Italiana del Farmaco invita ad avere una maggiore attenzione sulla corretta modalità di assunzione del medicinale Ginetantum bustine. I professionisti della salute sono tenuti a istruire i pazienti sulla corretta via di somministrazione da utilizzare per l’assunzione di questo farmaco. Ginetantum è in commercio sottoforma di bustine di granulato da 500 mg, soluzione vaginale allo 0,1%, e soluzione lavanda vaginale. Ginetantum bustine è destinato all’utilizzo cutaneo per i genitali esterni, e non deve essere assunto per via orale. Ginetantum è un medicinale a base di benzidammina cloridrato (antifiammatorio e antisettico) indicato per il trattamento di vulvovaginiti di qualsiasi origine e natura, caratterizzate da piccole perdite vaginali, prurito, irritazione, bruciore e dolore vulvare, igiene intima durante il puerperio.

Nel gennaio 2010 l’AIFA è stata informata dai CAV di Milano e Pavia sul ricevimento di numerose segnalazioni di reazioni avverse dovute a errore di assunzione del Tantum Rosa (ora Ginetantum, uso orale anziché topico), in concomitanza del passaggio del medicinale da SOP a OTC.

Le reazioni avverse insorte hanno interessato principalmente il sistema gastrointestinale (bruciore epigastrico, irritazione della gola, pirosi gastrica, nausea, ecc), e in alcuni casi il SNC (allucinazione, agitazione, confusione, instabilità). L’AIFA ha attivato delle misure di minimizzazione del rischio, e una recente revisione dei casi inseriti in rete ha dimostrato l’efficacia di queste misure. Attualmente i casi da ingestione sono estremamente diminuiti ma si ritiene necessario richiamare l’attenzione degli operatori sanitari, in particolare i farmacisti, sulla necessità di informare i pazienti relativamente al corretto uso delle bustine all’atto della dispensazione.

Ginetantum è un medicinale OTC, per cui il paziente può acquistarlo senza la prescrizione del medico. Talvolta però è il medico curante, lo specialista ginecologo o il farmacista a suggerire l’utilizzo dell’OTC. Ciò dimostra l’importanza delle indicazioni sul corretto uso del farmaco da parte di medici e farmacisti, in particolare per i farmaci da banco (oltre che della pubblicità).