Certificati medici sportivi, si attendono le regole

Linee guida da ordine e medici di famiglia, nodo responsabilità

venerdì 01 novembre 2013


(ANSA) - ROMA, 31 OTT - Quella dei certificati medici per l'attività sportiva e' una matassa che continua a rimanere confusa, e su cui i medici chiedono chiarezza. Dopo la cancellazione, con il cosiddetto 'Dl Fare', dell'obbligo di effettuare un elettrocardiogramma di screening per l'attività sportiva non agonistica, reso obbligatorio invece dal dl Balduzzi, sarà ora la federazione degli ordini dei medici (Fnomceo) a dirimere la questione con delle linee guida, stabilendo se questo esame di screening vada fatto o meno. 

E' quanto prevede uno dei due emendamenti proposti dalla Federazione italiana dei medici di medicina generale (Fimmg) e inseriti nel decreto legge 101. ''L'obbligo dell'elettrocardiogramma era stato introdotto - spiega Guido Marinoni, componente del comitato centrale Fnomceo - perche' il Consiglio superiore di sanita' (Css) riteneva opportuno sottoporre a screening la popolazione, per l'attività sportiva, per due patologie cardiache asintomatiche, la sindrome di Brugada e di Wolff Parkinson White''. Il problema e' che, avendo il 'Decreto del Fare' reso discrezionale l'esame, sulla base del parere clinico del medico e trattandosi di un accertamento su soggetti asintomatici, ''il medico che non vi avesse provveduto 
- rileva la Fimmg - sarebbe esposto a responsabilità in caso di eventi avversi''.

Si tratta di due patologie che, in alcuni casi e se non adeguatamente trattate, ''possono portare ad aritmie mortali. Se la ratio dell'esame - aggiunge Marinoni - era fare uno screening, allora non ha senso dire che sia discrezionale. O serve oppure no''. Da qui la 'chiamata in campo' della Fnomceo, che, insieme ai vari soggetti certificatori (cioè medici di famiglia, pediatri di base e medici sportivi) dovrà redigere le linee guida, che ''passeranno poi dal Css - prosegue Marinoni - per essere infine recepite con decreto ministeriale''. Attualmente esistono 4 tipi di certificati medici per l'attività sportiva, conclude Marinoni: ''quello per l'attività ludico-motoria, non più obbligatorio ma che continua a essere richiesto dalle palestre; quello per l'attività sportiva non agonistica, che si fa a tutte le persone che praticano sport e gare, ma non tesserate a società sportive, e anche per i giochi della gioventù scolastici; quello per l'attività sportiva non agonistica ad alto impegno cardiovascolare, e quello per l'attività sportiva agonistica, che prevede esami diversi a seconda della disciplina sportiva''. (ANSA)

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