Decreto vaccini, somministrabili anche in farmacia.

Lorenzin: bene per chi abita in zone disagiate

venerdì 07 luglio 2017

DOCTOR 33
Vaccini somministrabili anche in farmacia da parte dei medici, con la collaborazione degli infermieri. Lo prevede un emendamento all'articolo 1, tra quelli licenziati dalla Commissione Igiene e sanità del Senato, che lascia la definizione delle modalità a un Dm della Salute, in attuazione del capitolo del Patto salute sulla farmacia dei servizi. L'emendamento presentato da D'Ambrosio Lettieri, Mandelli e Rizzotti, prevede che i medici, «senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, con decreto del ministero della Salute, sono autorizzati a somministrare i vaccini presso farmacie aperte al pubblico». Sarà poi la farmacia che «previo rilascio della certificazione gratuita relativa all'avvenuta vaccinazione, procede all'invio della stessa al competente servizio dell'Asl». 

Soddisfatti il ministro Lorenzin e la presidente della Commissione Emilia Grazia De Biasi (Pd). «La possibilità di somministrare i vaccini in farmacia è un'ottima novità e ne potranno beneficiare in particolare le persone che si trovano in aree isolate o disagiate», ha detto la ministra. Mentre la senatrice sottolinea come l'emendamento rimandi «a un principio previsto del Patto della Salute che riguarda la Farmacia dei Servizi. Bisogna considerare infatti che spesso, in alcune aree del paese, le farmacie rurali sono l'unico presidio sanitario nel raggio di chilometri ed è anche faticoso recarsi presso una Asl che ha sede a diversi chilometri di distanza». Il testo è stato calendarizzato per l'aula martedì 11 luglio, mentre già da lunedì in notturna continua l'esame degli emendamenti con una commissione spaccata, come evidenzia Nerina Dirindin (Mdp), «nelle votazioni sugli emendamenti, siamo stati sempre sul filo del rasoio per numero di voti e la spaccatura che c'è in Commissione sul decreto riflette la spaccatura che c'è nel Paese».