Sotto chiave a Bari i test di Medicina

Si comincia il 3 settembre con Professioni Sanitarie

domenica 31 agosto 2014

Luca Barile (La Gazzetta del Mezzogiorno)

BARI - Da ieri pomeriggio, tutte le attenzioni sono puntate su una sala al pian terreno dell’Università di Bari. È lì che sono stati accatastati i plichi contenenti i prestampati necessari a svolgere i test di selezione ai corsi di laurea a numero programmato di immatricolati, in calendario nei prossimi giorni di settembre. Prelevati dal centro di smistamento nei pressi di Bologna, il materiale tanto atteso è stato immediatamente messo sotto chiave, in una stanza videosorvegliata ed a poca distanza dal rettorato. Nessuno, fino al giorno di svolgimento delle prove, è autorizzato a manovrare il carico che scotta, memori di quanto accaduto ad aprile scorso, in occasione dell’analogo concorso per l’accesso ai corsi in Medicina e Chirurgia e in Odontoiatria.

Nonostante le consuete e collaudate misure di sicurezza, accadde in quell’occasione che in un’aula di concorso ci si rese conto, poco prima di iniziare, che uno dei plichi era sparito misteriosamente. I test si svolsero regolarmente, ma la notizia dello strano incidente, di cui non si è venuti ancora a capo, fece il giro d’Italia.

Da Bari partì anche una clamorosa iniziativa legale, culminata nel mega ricorso, risultato di recente vittorioso al Tar del Lazio, da parte di centinaia di studenti di parecchie università italiane, essendo la graduatoria unica a livello nazionale. Gli effetti di quel ricorso, adesso, stanno pesando non poco sugli assetti organizzativi a Medicina, dove per ordine del giudice amministrativo saranno immatricolati in sovrannumero, rispetto al contingente programmato inizialmente, si stima circa 700-800 concorrenti dell’aprile scorso.

In vista dei prossimi concorsi, ecco che il rettore dell’ateneo pugliese, Antonio Uricchio, ha dato a tutti una sola consegna: prestare massima attenzione ad ogni passaggio prima, durante e dopo lo svolgimento delle prove. «Stiamo facendo tutto con il massimo impegno - ha commentato il prorettore, Angelo Tursi - ma in fondo è un po’ triste, perché nell’Università non dovremmo essere costretti a blindarci in questo modo».

La prima e più importante tappa sarà quella di mercoledì 3 settembre, giornata dedicata ai test di accesso ai corsi di laurea triennale delle professioni sanitarie. Si tratta di un’unica prova per diciassette corsi differenti, tra cui il parecchio ambito Infermieristica, oppure Ostetricia o Igiene dentale. I candidati, stando all’ultimo report interno, sono in totale 4.123, dei quali 3.689 risultano al momento aver pagato il contributo di partecipazione (50 euro a testa), adempimento indispensabile per avere diritto a presentarsi il giorno del concorso. I posti disponibili sono 816, in totale, più altri 33 per studenti non comunitari e residenti all’estero.
È in calo, rispetto all’anno scorso (4.646 candidati paganti) ed anche a quello precedente (5.201), il numero degli aspiranti matricole delle professioni sanitarie, effetto, verosimilmente, dell’immatricolazione in sovrannumero a Medicina. Essendo le lauree triennali, tradizionalmente, una seconda scelta per molti aspiranti camici bianchi, è verosimile che quest’anno l’effetto Tar abbia spinto parecchi studenti a rinunciare alla prospettiva meno allettante e ambita.

La modalità d’esame è quella consueta del quiz a risposta multipla, sistema che è riuscito a scatenare ogni anno polemiche infinite e che, stando alle ultime dichiarazioni del ministro dell’Università, Stefania Giannini, è destinato ad andare in pensione. Il Governo, difatti, vuole sostituire il meccanismo attuale, simile ad una lotteria, a quello vigente in paesi come la Francia, senza uno sbarramento in ingresso, ma con selezione in itinere. Tornando a Bari e agli imminenti quiz, dopo le professioni sanitarie toccherà il 4 settembre a Scienze delle attività motorie e sportive. Il 5 ci sarà, invece, il concorso per l’area scientifica (Farmacia, Biotecnologie, Chimica e altri), il giorno 8 Scienze e tecnologie alimentari, il nove Agraria e, per ultimi, dal 10 al 15 i test di accesso ai corsi di Scienze della formazione.