Garattini: «Vaccini, non c'è relazione con morti sospette»

«No ad allarmismi Sui vaccini controlli rigorosi» Il farmacologo: «Non c'è relazione tra i decessi e la vaccinazione»

domenica 30 novembre 2014

L'Eco di Bergamo

Non bisogna avere paura del vaccino anti influenzale. Silvio Garattini, presidente della Commissione Ricerca e Sviluppo dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) e direttore dell'Istituto di ricerca Mario Negri, è intervenuto ieri a Bergamo per tranquillizzare gli animi do-po le undici segnalazioni di morti post-vaccinazione dei giorni scorsi, che hanno portato al blocco di due lotti di vaccino anti influenzale. «Il ritiro dei due lotti di produzione è puramente precauzionale. Si stanno esaminando alcuni campioni e tra qualche giorno sapremo se ci sono anomalie, ma è un'eventualità davvero molto improbabile, perché i vaccini sono già molto controllati», ha affermato il professore ai margini della consegna delle borse di studio Armr (Aiuti per la ricerca sulle malattie rare) ieri mattina presso la Sala Mosaico di piazza della Libertà.

Garattini ha posto l'attenzione su un errore comune: trovare nessi di causa-effetto dove non ci sono. «Solo incidentalmente il vaccino ha avuto a che fare con la morte di queste persone. In Italia ogni giorno muoiono per le cause più diverse 1.500 persone. Se sull'intero campione vedessimo cosa hanno fatto queste persone nelle 48 ore precedenti al decesso, troveremmo probabilmente diversi comportamenti in comune.

Ad esempio, alcuni di loro potrebbero avere letto lo stesso quotidiano, ma non ci verrebbe mai in mente di affermare che c'è una relazione tra le due cose. Allo stesso modo non c'è relazione trai decessi e la vaccinazione». Oggi c'è una certa tendenza a vedere con sospetto le vaccinazioni, e c'è chi vorrebbe scoraggiarle. Questo è un pericolo per la salute - ha spiegato il farmacologo bergamasco - per- ché i vaccini sono fra i farmaci che producono maggiori benefici: fatti una volta ci proteggono per molti anni o per tutta la vita, sono tra i farmaci meglio tollerati (non esistono effetti tossici importanti) e costano poco. «L'estensione su larga scala della vaccinazione ha fatto completamente sparire alcune malattie, ad esempio il vaiolo», ha ricordato Garattini. Quanto alla supposta relazione tra vaccini e autismo, riportata all'attenzione del pubblico dalla recente sentenza del Tribunale del lavoro di Milano, secondo cui sarebbe «acclarata la sussistenza del nesso causale tra il vaccino esavalente e la malattia», Garattini ha tenuto a sottolineare che «Andrew Wakefield, il dottore inglese che ha messo in relazione vaccino e autismo, è stato radiato dall'Ordine dei medici inglese perché aveva falsificato i suoi studi, ma purtroppo la smentita delle sue tesi ha avuto scarso interesse mediatico».