Guardia medica, Anelli (Fnomceo): risposte per i cittadini ma anche contro aggressioni.

Da Edra manuale sul tema

lunedì 07 maggio 2018

 Supportare i medici di continuità assistenziale significa innanzi tutto far chiarezza sui loro compiti e funzioni, affinché a tutela della salute del cittadino siano distinguibili i casi di competenza del servizio, quelli da destinare al 118 e quelli da rinviare all'assistenza primaria. Con tali obiettivi nasce il manuale "Guardia Medica-la continuità assistenziale in medicina generale": un testo completo di tabelle, indicazioni sintetiche, alert, edito da Edra, con le ultime linee guida e sezioni dedicate alla pediatria, ai farmaci da assumere in gravidanza e alla contraccezione minorile. A scriverlo, il segretario Fimmg Puglia ed attuale presidente Fnomceo Filippo Anelli, e gli allievi del corso di medicina generale (Giuseppe Colucci e Maria Zamparella coordinati da Antonio Velluto, già responsabile di Fimmg Formazione in Puglia).«Da un po' di anni -dice il Presidente della Federazione degli Ordini Filippo Anelli - dirigo la Scuola di formazione in MG in Puglia e vedo crescere l'esigenza per i giovani colleghi di un testo che riassuma i temi formativi del Triennio. Tra l'altro l'attività che una volta usciti i giovani sono chiamati a svolgere più di frequente è proprio la continuità assistenziale. Con Velluto, una grande "speranza" della medicina generale ed ex allievo del corso, abbiamo costruito questo manuale che vuole dare risposte di facile e immediata comprensione».Fino a che punto la continuità assistenziale con l'impegno che comporta è lavoro "per giovani"?«È una medicina di frontiera. Rispetto all'assistenza primaria manca di una conoscenza continuativa del paziente e questo provoca una serie di difficoltà intrinseche. Di qui il manuale che parte da casi emblematici, situazioni di fronte alle quali il medico può trovarsi con la necessità di dare in tempi rapidi una risposta, e lo aiuta a migliorare la propria attività di assistenza».Sui media la continuità assistenziale è purtroppo nota per le aggressioni contro cui ora ci sono corsi Ecm: Bruno di Lascio Presidente Omceo Fe ha però scritto al Capo dello Stato che più che i corsi bisognerebbe promuovere la vigilanza nelle sedi o le guardie del corpo...«Condivido l'intento del collega Di Lascio di fare appello al Presidente Mattarella, che si è più volte pronunciato sugli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, affinché possa spendersi per noi medici, che abbiamo avuto dei morti a seguito di aggressioni dove si è espresso il massimo livello di violenza. Tuttavia appare un frainteso parlare di "corsi di autodifesa", che noi non abbiamo mai pensato. Piuttosto come Fnomceo abbiamo fatto in modo che tra gli obiettivi fissati dalla Commissione Ecm nel percorso formativo per il triennio corrente (2017-19) fosse inserita la capacità di gestire situazioni che possano sfociare in episodi violenti; tale gestione rientra nel rapporto di comunicazione che lega medico e paziente, e si fonda su tecniche precise che servono a destrutturare il momento in cui il paziente può esprimere un'attività verbale o d'altro tipo e ad impedire si arrivi all'esasperazione. Ma è chiaro che una risposta dello stato ci dev'essere. Ed è chiaro che non ci siamo limitati a questo, come Fnomceo abbiamo promosso l'istituzione al Ministero della Salute di un Osservatorio nazionale sulla violenza, indagini sulla qualità delle sedi di CA presso i Nas e gli ispettorati del lavoro, il monitoraggio degli episodi di violenza verso il quale le Regioni erano inadempienti; alla prossima riunione dell'Osservatorio al Ministero discuteremo con le altre professioni sanitarie e soprattutto con i direttori generali di Fiaso nuovi criteri sulla compilazione del documento di valutazione del rischio affinché le aziende sanitarie tutelino di più le sedi di guardia medica.La Continuità Assistenziale va verso il Ruolo Unico con l'Assistenza primaria o verso il 118 e la gestione delle emergenze?Il fatto stesso che si parli di Continuità assistenziale e non più di guardia medica indica come il Paese abbia scelto di relazionare tale attività all'assistenza primaria. Emergenze e stati di urgenza legati ai codici dal verde in su sono a mio avviso ben gestibili dal 118, servizio che offre performance elevate con medici preparati ma che in certe regioni è sacrificato a un task shifting a favore di altri professionisti, incomprensibilmente e con dei deficit, poiché l'uso di certi farmaci salvavita sul "campo" richiede ad esempio la prescrizione medica. La continuità assistenziale per me non può che rappresentare una faccia della medicina generale, con un orario esteso, fino alle 23-24 (l'H16 8-24 sarebbe ottimale) in sinergia con l'assistenza primaria».Mauro Miserendino