Dal Governo rassicurazioni su autonomia Mmg, Milillo: primo passo importante

La mobilitazione della categoria ha ottenuto un livello di ascolto ed una corrispondenza rispetto alle richieste

giovedì 21 maggio 2015

Doctor33

«La mobilitazione della categoria ha ottenuto un livello di ascolto ed una corrispondenza rispetto alle richieste, che solo la nostra determinazione e l'unità dimostrata hanno potuto consentire». Giacomo Milillo, segretario generale della Fimmg, dopo la revoca dello sciopero dei medici e dei pediatri, ha inviato una lettera agli iscritti per spiegare i risultati ottenuti con l'accordo al ministero della Salute. E nella missiva, ha tenuto però a sottolineare che seppure sia stata vinta «una battaglia, ancora non si è vinta la guerra». Restano quindi confermate le altre iniziative di informazione della popolazione annunciate dalla Federazione e previste nel mese di maggio. L'accordo, sintetizza Milillo nella lettera, sancisce che «il Governo e il Comitato di settore delle Regioni si impegnano a vigilare, indipendentemente dal testo dell'atto di indirizzo, che le trattative per il rinnovo dell'accordo convenzionale confermino e rispettino il profilo giuridico libero professionale dei medici convenzionati, con esplicita esclusione di condizioni di subordinazione».

Inoltre:  «Viene garantito il mantenimento dell'autonomia organizzativa; il Governo e il comitato si sono impegnati a rispettare i contenuti economici dei medici e gli attuali livelli retributivi, e a cercare meccanismi che sviluppino la capacità del lavoro di équipe nel rispetto del rapporto fiduciario».

 Il Governo, come garanzia, si impegna a vigilare sul corretto svolgimento delle trattative e in caso di inerzia, dopo la consultazione con le organizzazioni sindacali e le Regioni, ad applicare la decretazione prevista dalla Balduzzi; ma il Governo si impegna anche ad aprire un tavolo fra le istituzioni e le organizzazioni sindacali per innovare, migliorandoli, strumenti e procedure per le relazioni sindacali del settore.  

Il nuovo sistema sarà definito dalla convenzione che verrà siglata: «L'obiettivo è avere un'assistenza più flessibile e mirata in base alle caratteristiche del territorio», chiarisce Milillo. I medici potranno, dunque, aggregarsi in uno studio unico per garantire una migliore assistenza e mettere in comune sede e attrezzature, mentre nelle zone meno popolate resterà lo studio "unico". E laddove si realizzeranno le Case della Salute, il medico di base potrà decidere di lavorarvi ma sempre mantenendo il rapporto diretto con i propri pazienti e la propria autonomia rispetto alla struttura.
Rossella Gemma