«Ci vogliono cancellare» Medici di famiglia in piazza

Ambulatori chiusi il 19 maggio, garantite solo le visite a domicilio. Coinvolti anche i sanitari del 118

mercoledì 13 maggio 2015

Nuovo Quotidiano Brindisi

" La Federazione italiana medici di medicina generale (Firn-mg), il sindacato più rappresentativo dei medici di famiglia ha indetto lo sciopero per il 19 maggio prossimo. Gli studi rimarranno chiusi dalle ore 8 alle ore 20, ma saranno comunque garantite le prestazioni indispensabili come le visite domiciliari urgenti, quelle in assistenza programmata a pazienti terminali, le prestazioni di assistenza domiciliare integrata e le ulteriori prestazioni definite nell'ambito degli Accordi regionali. Martedì prossimo si fermeranno anche i medici di continuità assistenziale (ex guardia medica) e i medici del 118 dalle 20 alle 24, garantendo le prestazioni indispensabili.

Lo sciopero è stato indetto per contestare la proposta delle regioni di abolire il medico di famiglia così come oggi lo conosciamo! «Le regioni, Puglia compresa, vogliono un medico di famiglia "obbediente" alle politiche di contenimento della spesa e per questo propongono che le prestazioni inappropriate siano pagate direttamente dai medici, a cui vogliono attribuire una responsabilità patrimoniale», dicono i dirigenti della Firn-mg regionale. E invece il sindacato organizza lo sciopero sulla scorta del seguente slogan: «Il mio medico di famiglia lo scelgo io. Io non vado col primo che capita». «Bisogna garantire la libera scelta del cittadino per garantire l'art. 81 della Costituzione, che prevede l'equilibrio dei conti da parte della Pubblica Amministrazione», sottolineano i medici pugliersi.

«Molto spesso però la tenuta dei conti avviene a discapito dei cittadini che si vedono negate molte delle prestazioni sanitarie di cui avrebbero bisogno con grave pregiudizio per la reale applicazione dell'art. 32 della Costituzione che sancisce il diritto alla salute a tutti i cittadini». La Fimmg chiede ai candidati alla guida della Regione una presa di posizione a favore della categoria. In particolare i medici di famiglia rivendicano: «Maggiore rispetto per la professione medica, garantendo autonomia e libertà di esercizio; un'inversione della posizione assunta dalla Regione Puglia in seno alla Conferenza Stato - Regioni in modo tale da sostenere politiche che evitino per quanto possibile tagli lineari alla Sanità; una maggiore disponibilità della Regione a potenziare la medicina del territorio, sostenendo l'occupazione soprattutto del personale di studio e l'avvio delle prestazioni specialistiche erogate anche negli studi dei Medici di famiglia; un deciso impulso a chiudere l'accordo nazionale sulla medicina generale, presupposto indispensabile per assicurare nuove modahtà di assistenza sul territorio.