Rapporto Osmed: spesa ospedaliera fuori controllo: + 101% rispetto al tetto. Scende la territoriale: - 6,9%. Cardiovascolari al top

Nel 2012 ogni italiano ha acquistato in media 30 confezioni di medicinali attraverso le farmacie pubbliche e private

mercoledì 25 settembre 2013

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Trend in discesa per la spesa farmaceutica italiana, passata dai 26,3 miliardi del 2011 ai 25,5 miliardi del 2012, il 76% dei quali rimborsati dal Servizio Sanitario Nazionale. Lo rileva il nuovo Rapporto dell’Osservatorio nazionale sull’impiego dei Medicinali (OsMed) dell’Aifa, presentato oggi a Roma dai vertici dell'Aifa e dal ministro della Salute Lorenzin, da cui emerge che la spesa farmaceutica territoriale complessiva, pubblica e privata, si è assestata a 19,389 miliardi di euro con una riduzione del -5,6% rispetto all’anno precedente. Nel dettaglio, per 11,823 miliardi si è trattato di spesa pubblica, mentre 7,566 sono stati i miliardi usciti dalle tasche dei cittadini per ottenere i farmaci, tra ticket, automedicazione, classe C con ricetta e classe A acquistata privatamente.

E così, a fine anno, ogni italiano aveva acquistato in media 30 confezioni di medicinali attraverso le farmacie pubbliche e private, per un totale di oltre 1,8 miliardi di confezioni (in riduzione rispetto all’anno precedente dello 0,4%), spendendo, in termini di spesa procapite, 430 euro (erano 434 euro nel 2011). Ad assumere più farmaci, a livello regionale, in regime di assistenza convenzionata, sono i siciliarni con 1.110 dosi giornaliere ogni 1000 abitanti (DDD/1000 ab. die), mentre il valore di consumi più basso si è registrato dalla Provincia Autonoma di Bolzano (743,1 DDD/1000 ab. die).
I farmaci più consumati sono i cardiovascolari (516 dosi giornaliere ogni 1000 abitanti, DDD/1000 ab die.) al primo posto anche in termini di spesa farmaceutica (4.350 milioni di euro).  

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