Piani terapeutici per diabete, Tao e Bpco. Aifa apre a Mmg

Parteciperanno solo i medici che hanno aderito ad una sperimentazione

venerdì 12 maggio 2017

Farmacista 33

Dal 2014 si sono candidati come pionieri della prescrizione su piano terapeutico circa 2500 medici di famiglia iscritti ad associazioni di categoria: l'Aifa aveva loro aperto le porte per redigere i piani - al pari degli specialisti - dopo aver frequentato un corso di formazione. O così era sembrato. Poi il dialogo si è affievolito. Con la nuova direzione generale di Mario Melazzini riparte il percorso che porterà almeno parte della categoria a prescrivere, al posto dei centri di riferimento preposti, almeno i medicinali contro le cronicità, senza rinviare i propri pazienti allo specialista. Un importante incontro a Roma con le rappresentanze della Fnomceo, e dei principali sindacati e società scientifiche ha sancito che l'Agenzia del Farmaco valuterà gli atti propedeutici alla "ripartenza". «L'agenzia ha ricevuto da ogni sigla l'elenco degli associati aderenti alla sperimentazione e ha mandato una richiesta di conferma ai singoli medici», sottolinea Walter Marrocco, Fimmg, già rappresentante della Medicina Generale nella Commissione Tecnico Scientifica dell'Agenzia.

«Il Direttore generale afferma che gli ambiti operativi nei quali prescriveremo sono individuati; ma prima occorrerà una ricognizione con le Regioni». Nell'incontro del 3 maggio in Agenzia del Farmaco Fimmg ha presentato un paper in cui si afferma in pratica che la possibilità per i mmg di stendere piani terapeutici appare una soluzione vincente per tutti. Infatti consentirebbe all'Aifa sia di mettere a confronto gli esiti delle terapie di medici di famiglia e specialisti sia di ottenere in tempo reale i dati di spesa sui farmaci specialistici prescritti dai mmg, fruendo dei dati delle piattaforme di aggregazione e archiviazione in cloud estratti dai gestionali di cui ora dispone la Medicina generale. Al medico di famiglia permetterebbe di produrre orientamenti sulle principali questioni di prescrizione e ci sarebbe una maggiore collaborazione con lo specialista. Senza contare che tra i pazienti ci sarebbe più equità: oggi chi vive in una grande città con centri di riferimento ha più chance di fruire di medicinali PT. Il medico di famiglia sarà chiamato a prescrivere a diabetici, infartuati, anziani asmatici, forse per l'osteoporosi. «Il primo campo su cui avremo notizie sarà probabilmente la broncopneumopatia ostruttiva», anticipa Marrocco. «C'è la proposta di inserire la medicina generale nella prescrizione dei farmaci con piano, ma è possibile che in questa fase Aifa si dedichi prioritariamente a riformulare la nota per la Bpco e a considerare se la patologia rientri nel progetto». «Nel paniere - continua Marrocco -ci sono poi l'ambito delle malattie metaboliche e in particolare del diabete con la prescrizione di incretine, e la terapia anticoagulante orale per i post-infartuati. Inoltre c'è un'appendice per la gestione di pazienti con osteoporosi. Insomma ci sono tutte le cronicità. Quale di queste sarà la prima che affronteremo non lo so dire ma forse è giunto finalmente il momento di partire». 


Mauro Miserendino