Prescrizione di codeina nel post-partum : un'analisi di JAMA

Registrata significativa riduzione del tasso di prescrizione di codeina alle donne dopo il parto

mercoledì 20 maggio 2015

Uno studio di alcuni ricercatori canadesi pubblicato lo scorso 12 maggio su JAMA ha preso in considerazione il cambiamento nella prescrizione di codeina per il trattamento del dolore post-partum prima e dopo le raccomandazioni diffuse sui potenziali rischi per il bambino in allattamento, emesse dalla Food and Drug Administration e dall’Agenzia regolatoria canadese, Health Canada, rispettivamente nel mese di agosto 2007 e nell’ottobre 2008. I ricercatori hanno verificato una significativa riduzione delle prescrizioni di codeina a seguito degli annunci di sicurezza delle agenzie del farmaco.

Alcuni pazienti sono metabolizzatori ultrarapidi di codeina, con una prevalenza che varia dal 2% al 40%. Le madri che allattano e che assumono contemporaneamente codeina possono mettere a rischio la salute del loro bambino se manifestano polimorfismo per un’elevata attività del CYP2D6 (il Citocromo P450 2D6), l’isoenzima che metabolizza la codeina in morfina. Alti livelli di morfina nel latte materno possono infatti portare alla morte infantile da depressione respiratoria indotta da farmaci.

L’analisi ha considerato quindi una popolazione femminile di oltre 225.500 donne che hanno dato alla luce 320.350 bambini sani fra il 1 gennaio 2002 e il 31 dicembre 2011. Una prescrizione di codeina è stata effettuata in 47.095 periodi successivi al parto. Il fine era verificare se a seguito delle raccomandazioni delle agenzie regolatorie si registrassero dei cambiamenti nelle attitudini prescrittive di codeina con una diminuzione delle prescrizioni. Come controllo sono state prese a riferimento anche le prescrizioni di farmaci generalmente impiegati nei sei mesi successivi al parto come cefalexina e idrocortisone.

Mentre questi ultimi due farmaci continuavano ad essere prescritti con la stessa media in tutto il periodo di osservazione delle studio, si è registrata una significativa riduzione del tasso di prescrizione di codeina alle donne dopo il parto (con una media in 4 anni di circa il 45%), probabilmente come conseguenza dell'adozione delle raccomandazioni della FDA e di Health Canada da parte dei clinici e delle stesse pazienti. La velocità e l'entità della risposta suggeriscono che gli avvisi di sicurezza sui farmaci, in questo caso relativi alla gestione del dolore post-partum, emessi dagli enti regolatori possono avere una forte influenza sui modelli di prescrizione. L’aumento dell’uso di altri oppioidi dopo il parto può indicare la sostituzione di codeina con alternative terapeutiche.

Lo studio non può essere generalizzato e presenta delle limitazioni, concludono gli autori, perché non vengono considerati i farmaci dispensati nelle strutture ospedaliere e perché il fatto di considerare le prescrizioni non vuol dire che i farmaci vengano poi effettivamente assunti. Tuttavia, non vi è alcun motivo di credere che la percentuale di farmaci prescritti ma poi non assunti possa differire nel tempo sistematicamente.

Nel sito Farmaci e Gravidanza dell’AIFA viene riportata la descrizione della codeina e del suo impiego nei nove mesi di gestazione e in allattamento. La scheda indica che il trattamento materno saltuario e a basse dosi è compatibile con l’allattamento al seno, ma che è comunque indicato un monitoraggio pediatrico.

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