Modello D Enpam: cosa fare se si è in ritardo

Il 31 luglio è scaduto il termine per effettuare la denuncia dei redditi ai fini del pagamento del contributo al Fondo della libera professione

mercoledì 02 agosto 2017

Fonte: Doctorsite

Come molti sanno, il 31 luglio è scaduto il termine per effettuare la denuncia dei redditi ai fini del pagamento del contributo al Fondo della libera professione dell’Enpam (cosiddetta “Quota B” del Fondo di previdenza generale). A questa gestione contribuiscono anche molti medici di famiglia che esercitano attività autonome fuori dall’orario di studio. La denuncia può essere fatta online nell’Area riservata del sito oppure per posta, rinviando all’Enpam il modello cartaceo personalizzato ricevuto a casa dai soggetti non registrati al portale oppure il modello generico scaricabile dalla sezione Modulistica del sito.

Ma a cosa si va incontro se si è in ritardo? Molti non lo sanno (e l’Enpam non lo dice per non incoraggiare gli smemorati), ma se non si perde altro tempo c’è ancora la possibilità di non rimetterci nulla. Infatti la Fondazione ritiene pervenute nei termini anche tutte le dichiarazioni inviate, consegnate o perfezionate online entro il 15 settembre.

Occhio però a non perdersi anche quest’ultima scadenza, perché già dal 16 settembre scatta la sanzione di ritardata denuncia di ben 120 euro a cifra fissa, che saranno pure una bazzecola a fronte di versamenti di cinque o seimila euro, ma sono percentualmente pesanti se invece il contributo dovuto non supera i mille euro.

Quella del 15 settembre è anche la data ultima per attivare, attraverso la modulistica online sempre presente sull’Area Riservata del portale, la domiciliazione bancaria già da quest’anno. Si tratta di una scelta conveniente perché se si sceglie la domiciliazione, si possono anche rateizzare i contributi in due rate (senza interessi) o in cinque rate (con l’applicazione del solo interesse legale, attualmente pari allo 0,1% in ragione d’anno e quindi praticamente inesistente).

Consiglio finale dunque: non perdere tempo, dichiarare subito e comunque assolutamente non oltre il 15 settembre e scegliere la domiciliazione bancaria con la rateazione massima. Un pensiero in meno per tutti.