Garante Privacy, no al ritiro dei referti in parafarmacia

Possibile solo nella struttura che li ha prodotti e in farmacia.

martedì 04 luglio 2017

Doctorsite
I referti di visite ed esami diagnostici possono essere ritirati dal paziente solo nella struttura sanitaria che li ha prodotti oppure nelle farmacie convenzionate, non in altri esercizi, come erboristerie e parafarmacie. Lo sottolinea il Garante della Privacy, Antonello Soro, nella Relazione annuale sull'attività condotta dall'authority nel 2016, presentata il 6 giugno alla Camera. La relazione, riporta il portale di Federfarma, cita il caso di "una provincia dell'Italia settentrionale dove era stato avviato un servizio di consegna dei referti in erboristerie e parafarmacie".

L'Autorità è intervenuta nei confronti del titolare del trattamento dati per invitarlo al rispetto di quanto stabilito dal decreto del ministero della Salute dell'8 luglio 2011, secondo il quale i referti per prestazioni di specialistica ambulatoriale possono essere consegnati, oltre che dalla struttura sanitaria che li ha redatti, solo dalle "farmacie operanti in convenzione con il Servizio sanitario nazionale". Il presidente di Federfarma, Marco Cossolo, prende atto "con soddisfazione" del parere, "perché sancisce che le farmacie e le parafarmacie non sono la stessa cosa e ciò che distingue le prime - a partire dal convenzionamento con il Ssn - è alla base delle esclusive riconosciute loro".

L'intervento del Garante della Privacy marca una posizione nettamente diversa rispetto a un parere trasmesso un anno fa a tre diverse Asl dall'Autorità garante della concorrenza, che criticava gli "ingiustificati ostacoli" frapposti dalle aziende sanitarie al ritiro referti da parte delle parafarmacie, "lesivi dei principi a tutela della concorrenza".