FNOMCEO: impegno nella lotta a tutte le mafie

FNOMCEO conferma impegno nella lotta alle mafie e condivide la relazione della commissione parlamentare antimafia

giovedì 22 febbraio 2018

FNOMCeO CONFERMA IMPEGNO NELLA LOTTA ALLE MAFIE E CONDIVIDE LA RELAZIONE DELLA COMMISSIONE PARLAMENTARE ANTIMAFIA

 

“Desidero ringraziare l’on. Rosy Bindi per il lavoro che svolge a tutela della legalità. La FNOMCeO esprime preoccupazione per l'allarme lanciato dalla Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia nel presentare la Relazione conclusiva e ribadisce il pieno sostegno ad ogni politica che promuova la legalità. La FNOMCeO invita i propri iscritti ad una maggiore attenzione ai temi della legalità, anche per il rispetto dovuto alle norme deontologiche”.

Così Filippo Anelli, Presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (FNOMCeO) commenta la corposa Relazione della Commissione Antimafia e aggiunge: “La Relazione conferma la vastità e la pervasività delle mafie in ogni settore delle attività economiche e finanziarie, la penetrazione nel sistema degli appalti, nonché le infiltrazioni in settori della Pubblica Amministrazione, compresa la Sanità. Ritengo che l’attenzione debba sempre essere alta. La FNOMCeO è impegnata in tal senso, in particolare di fronte a eventuali casi di professionisti sanitari collusi con le mafie. Ma lo stesso comportamento lo devono tenere le Istituzioni nazionali e locali, in particolare i Comuni e le Asl”.

La Relazione della Commissione conferma poi che il fenomeno delle mafie non è più confinabile nel Mezzogiorno. Questo sarebbe un luogo comune, visto che le cinque mafie italiche, e la ‘ndrangheta in particolare, hanno risalito lo stivale da decenni, insediandosi nelle regioni del Centro-Nord e sconfinando in Europa, in particolare in Germania.

 

 Filippo Anelli così conclude: “La FNOMCeO ribadisce l’impegno a tutela della legalità e della trasparenza nella professione medica, a garanzia del diritto alla Salute uguale per tutti i cittadini. Su questo tema si tenne, nel luglio 2011, un convegno nazionale a Palermo. Quell’impegno rimane intatto e confermato oggi che siamo nel 2018”.