Medici fiscali, via libera a polo unico con risorse. Fimmg-Inps: ora accordo collettivo

Lo afferma il segretario di settore Alfredo Petrone

sabato 10 giugno 2017

Doctor 33

Rinascono i medici Inps. Con la pubblicazione del Testo Unico sul pubblico impiego è vigente la riorganizzazione delle visite fiscali ai dipendenti pubblici in capo all'istituto pensionistico. Quest'ultimo, che operava per lo più controlli ai lavoratori privati, prenderà stabilmente in carico i controlli a domicilio per le assenze di circa 3,2 milioni di dipendenti della pubblica amministrazione, una media di 35 milioni di giorni all'anno - dato 2016 - che si aggiungono ai 72 milioni di giorni annui dei dipendenti privati. Un ruolo chiave sarà dato ai 1300 medici con ruolo ad esaurimento che nel 2013 con la spending review si erano visti ridurre il lavoro, per la parte relativa alle visite disposte d'ufficio, e i relativi introiti economici. La "rinascita" dovrebbe avviarsi entro un mese con la pubblicazione di un atto d'indirizzo interministeriale propedeutico a una nuova convenzione. Ma c'è di più. «Con la pubblicazione in Gazzetta del Decreto Legislativo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche sono state rese note le risorse economiche destinate all' Inps per rendere attuativo questo cosiddetto "Polo Unico della medicina fiscale" che si occupa sia delle visite ai dipendenti privati sia di quelle ai dipendenti Pa. Ringrazio il Ministro Marianna Madia ed il suo staff per l'ottimo lavoro svolto. Si conferma, infatti, a regime lo stanziamento di un budget sufficiente per attuare la Riforma», dichiara il segretario nazionale di Fimmg-Inps, Alfredo Petrone. I calcoli sono presto detti: «Quindici milioni per la parte residuale dell'anno 2017, 35 milioni per il 2018 e 50 milioni annui per il 2019, anno in cui è prevista l'entrata a pieno regime delle visite fiscali, ribadisco, solo per quanto attiene la Pubblica Amministrazione». In pratica, i controlli che Inps erediterà dalle Asl sui pubblici dipendenti; invece per il privato resta lo stanziamento di pertinenza "tradizionale" Inps, successivo alla spending review, «cioè circa 18 milioni per le visite disposte d'ufficio e 15 milioni per quelle commissionate dai datori di lavoro del privato. Ora è necessario che entro un mese dal decreto com'è scritto nella legge venga prodotto un Atto di indirizzo per stipulare, entro il 31 agosto, un Accordo Collettivo Nazionale che fidelizzi a tempo pieno i medici Inps per rendere sin da subito efficiente il Polo Unico della Medicina Fiscale». Si parla di un accordo collettivo su base oraria, ma occorre scendere nei dettagli della tipologia contrattuale e delle incompatibilità eventuali. «In ogni caso il ministro ha fatto un ottimo lavoro e un grande passo, a mio avviso, per rendere efficiente la medicina fiscale. Ora occorre che la tempistica riportata nel Decreto sia rispettata e che l'iter per l'accordo collettivo si avvii spedito».

Il Testo unico in tema di controlli sulle assenze aggiunge che i certificati redatti dal medico di famiglia e inviati all'Inps oltre alla diagnosi (finora questa non era disponibile all'Istituto per i dipendenti pubblici), devono contenere il codice nosologico. Più in generale, i licenziamenti scattano non solo per i furbetti del cartellino, per chi presenta false dichiarazioni per ottenere il posto, per chi fa assenze ingiustificate o si rende protagonista di violazioni disciplinari ma anche in caso di valutazione negativa per tre anni di fila. Anche se lo scarso rendimento ai fini delle punizioni disciplinari deve associarsi con la reiterata violazione di obblighi lavorativi. Sempre lo stesso decreto, è quello che concede alle Pa fra 2018 e 2020 di assumere a tempo indeterminato chi è in servizio da settembre 2015 con contratti a tempo determinato o chi sia stato reclutato a tempo determinato con concorso o abbia maturato entro fine 2017 almeno 3 anni negli ultimi 8 alle dipendenze Pa. Stop ai contratti cococo nel pubblico, restano i contratti a tempo determinato, formazione lavoro, somministrazione ed incarichi individuali. Si dà forza ai sindacati nelle contrattazioni, anche decentrate, sui temi demandati alla trattativa i contratti possono avere forza di legge o derogare a quest'ultima. 


Mauro Miserendino