Da Fimmg no a graduatoria unica su triennio Mg

Legge di Stabilità: bocciate le nuove assunzioni.

martedì 15 dicembre 2015

DOCTOR 33: Ore difficili per i sanitari in Finanziaria e anche un po' per Federico Gelli deputato Pd che ha promosso l'inserimento in bozza delle nuove regole per attenuare la responsabilità professionale medica. La Commissione Bilancio ha appena bocciato le nuove assunzioni di 6 mila tra medici e infermieri chieste dalla maggioranza per far fronte ai vuoti in corsia derivanti dall'applicazione degli orari di lavoro secondo direttiva europea.

I soldi per i nuovi assunti arriverebbero da 300 milioni risparmiati grazie a un minor ricorso a esami difensivi, a loro volta resi inutili dalle nuove regole sulla responsabilità, ma la commissione bilancio della Camera avrebbe manifestato perplessità sulla certezza di queste risorse e sulla contestuale disponibilità di esse.

Nelle stesse ore all'Omceo di Bari la responsabile Fimmg formazione pugliese Filomena Parisi (foto) consegnava a Gelli un documento che chiede di accantonare l'emendamento di maggioranza istitutivo della graduatoria unica nazionale post-test d'ingresso al tirocinio triennale, all'esame in commissione cultura alla Camera. Il testo impone una stessa data per l'effettuazione dei test a specializzandi e tirocinanti, evitando che alcuni neolaureati tentino entrambi i concorsi e poi abbandonino il corso di MG se sono stati ammessi al più "ricco" contratto di specialità.

La stessa norma istituisce poi una graduatoria unica nazionale: chi, aspirante medico di famiglia, non entra fra gli ammessi al triennio della sua regione ma ha un punteggio valido per un'altra regione (dove ad esempio i concorrenti hanno ottenuto punteggi scadenti) con le nuove regole potrà trasferirsi in quest'ultima.

Tale aspetto, che pure può evitare ricorsi, per Fimmg presenta risvolti allarmanti. Intanto, l'esiguo importo della borsa e l'impossibilità di praticare altre attività (se non sostituzioni in assistenza primaria e continuità assistenziale) rendono difficoltoso sostenere le spese di un trasferimento in altra regione; in secondo luogo, i corsi insegnano le peculiarità dei singoli sistemi sanitari regionali, ma chi va a seguirli fuori dalla regione dove ha interesse a lavorare rischia di imparare nozioni inutili. Infine, se si rimandano bandi, scelta delle commissioni e regole del test ai criteri fissati per gli specializzandi di fatto si integra il concorso di Mg con quello delle specialità universitarie.

«Si aprirebbe la via alle equipollenze fra discipline mediche, le quali consentirebbero ad un'ampia fetta di professionisti che non hanno seguito il corso di formazione in Mg e che sono in difficoltà occupazionale, di riversarsi sul territorio», afferma Parisi. «Tutto ciò a danno di quelle generazioni di medici che hanno scelto di essere professionisti delle cure primarie e che in tante regioni da anni sono in attesa della convenzione».

Parisi ricorda che Fimmg ha avanzato più proposte migliorative. Ancora a settembre di quest'anno il segretario Fimmg Giacomo Milillo - bocciando la graduatoria unica - aveva proposto al ministro della Salute un test d'accesso con "70 quesiti uguali a livello nazionale e
30 quesiti diversi per ciascuna regione". «In questo modo -ricorda Parisi- verrebbero meno la confrontabilità dei punteggi fra regioni diverse e i numerosi ricorsi presentati sulla base del "principio di equità" da parte dei candidati che, in ragione del punteggio ottenuto, sarebbero esclusi nella regione in cui hanno svolto la prova di esame ma risulterebbero vincitori in un'altra». Fimmg - sintetizziamo dal documento - continuerà a lottare per una riforma che non alteri la vocazione del triennio ma adegui la borsa e la integri con attività professionalizzanti previste dalla Legge Balduzzi, e definisca un core curriculum nazionale del futuro Mg.