FIMMG: maggior rispetto sull’operato dei medici.

La replica all'articolo della Gazzetta del Mezzogiorno.

giovedì 24 luglio 2014

FIMMG: maggior rispetto sull’operato dei medici.

In relazione alle notizie apparse sugli organi di stampa relativamente all’ispezione ministeriale presso la ASL BA, la FIMMG ritiene opportuno evidenziare che quanto pubblicato non corrisponde alla reale situazione. Anzi, queste notizie creano un clima di diffidenza e sospetto su professionisti che ogni giorno assicurano con abnegazione ed equità l’assistenza a tutti i cittadini.

Ad esempio, quanto riportato circa la partecipazione all'UVM da parte dei medici di medicina generale non corrisponde al vero. Infatti i medici, per contratto regionale hanno diritto al compenso “per la partecipazione all’UVM. L’UVM, come previsto dal Regolamento Regionale n. 4/07, è una equipe multi professionale in grado di leggere le esigenze di pazienti con bisogni sanitari e sociali complessi. È composta da un coordinatore socio-sanitario nominato dal direttore del distretto, dall’assistente sociale, dal medico di medicina generale, da medici specialisti o altre figure professionali individuate dalla ASL competente. L’UVM “elabora il progetto socio-sanitario personalizzato, che deve essere condiviso con l’utente e con il nucleo familiare e da essi sottoscritto” e può essere modificata con l’individuazione di specialisti di discipline diverse secondo le patologie del singolo paziente (geriatra, psichiatra ecc.). Quindi ogni cittadino ha e deve avere la sua Unità per valutare le sue personali e specifiche esigenze socio-sanitarie.

L’avvio delle procedure per l’erogazione degli assegni di cura in Puglia ha determinato un aumento delle prestazioni e quindi dei casi da sottoporre ad UVM. Pertanto, al fine di contenere i costi, i medici nell’anno in corso hanno accettato di ridurre il compenso del 50%, pur continuando ad effettuare le prestazioni alla stessa maniera.

Analogamente, per quel che riguarda la questione della rimozione dei punti di sutura, riportata in maniera superficiale e semplicistica, vi è da dire che generalmente  si rimuovano tutti i punti della sutura in una sola volta, tranne che nei casi in cui vi sono complicanze che richiedono ripetuti interventi sulla stessa sutura per evitare conseguenze pregiudizievoli al paziente. Anche in questo caso, la generalizzazione del comportamento, così come riportata, è errata e ingenerosa.

Fermo restando che ove dovessero risultare violazioni delle norme è opportuno e doveroso l’intervento degli organi preposti, proprio per tutelare l’immagine e la professionalità dei medici che operano quotidianamente nel rispetto di ogni regola, va sottolineato che la ASL BA, pur avendo avviato una verifica su queste attività, non ha avviato alcuna procedura di contestazione ai medici.

La FIMMG ha già chiesto copia integrale della relazione e si riserva ogni altra valutazione in merito.

Bari, 24 Luglio 2014