Mmg vs specialisti, Decreto appropriatezza impone a ospedali uso ricettari Ssn

Pier Luigi Bartoletti parla della polemica mmg-specialisti che si riapre e della lettera che ha scritto e pubblicato sul sito www.fimmgroma.org.

lunedì 24 ottobre 2016

DOCTOR 33

«Non è cresciuto né diminuito in questi mesi nei nostri studi il flusso prescrittivo degli specialisti su ricetta "bianca" ma, forse ponendo attenzione ai vincoli del decreto appropriatezza, molti più medici di famiglia negano esami ridondanti, giustamente, magari perché li hanno prescritti il mese prima». Pier Luigi Bartoletti vicesegretario nazionale Fimmg parla della polemica mmg-specialisti che si riapre e della lettera che ha scritto e pubblicato sul sito www.fimmgroma.org

Scrive Bartoletti che il paziente dovrebbe uscire dall'ospedale pubblico con impegnative già scritte su ricettari rossi, e che se lo specialista ha le sue scusanti (la mancata dotazione di pc o di gestionali per prescrivere online, il fatto che non ha sotto controllo il ricettario "rosso" etc) il medico di famiglia non può farne le veci. Occorre che l'utente si rivolga alla direzione sanitaria dell'ospedale, la avverta, ne ottenga risposte. «La trascrizione della ricetta specialistica da parte del medico di famiglia per porre esame o visita specialistica a carico della sanità pubblica non è più necessaria dal 2004, quando l'articolo 50 della legge 326/2003 stabilì che le strutture pubbliche dovessero dotarsi di ricettario rosso». 

Due le eccezioni: se l'iter diagnostico terapeutico avviene intramoenia la circolare di accompagnamento al decreto appropriatezza consente di non prescrivere su ricetta "rossa" («e difatti gli ospedali nella libera professione intramuraria non dotano il medico specialista di ricettario. Ciò non significa che il medico di famiglia debba trascrivere un'indicazione che non condivide»). E poi c'è la questione delle strutture private: la ricetta rossa si trova sì e no nei reparti convenzionati a seconda delle regioni). «Purtroppo -rileva Bartoletti- anche nel pubblico accade nell'ambito di un accertamento che lo specialista prescriva l'esame o la visita sul ricettario personale. E ci chiede una trascrizione, non rispettando la legge. Non è colpa sua, ma è sbagliato un sistema che considera il medico del territorio segretario dello specialista. Noi abbiamo obblighi amministrativi e deontologici. Amministrativi, perché non si tratta quasi mai di dover trascrivere un solo esame ma batterie di test spesso inutili, che perciò vanno spulciate». 

I problemi iniziano dalla prescrizione: lo specialista, a norma di circolare 25 marzo 2016 d'accompagnamento al decreto appropriatezza, dovrebbe usare carta intestata che riporta il suo codice fiscale e il suo numero d'iscrizione all'ordine. «Ma non sempre è così. Spesso ci troviamo delle richieste provenienti dall'ospedale dalle quali non si può risalire a nulla, veri e propri formulari con crocette, e qui non possiamo approvare tutto. Ripeto, abbiamo una responsabilità come gestori del patrimonio pubblico, ma soprattutto da un punto di vista deontologico: non siamo obbligati a trascrivere l'indicazione dello specialista. Il tal test potrebbe esser stato eseguito dal mio paziente un mese prima e allora a che serve? Occorre qualcuno che lo ricordi al paziente. Noi Mmg dobbiamo spiegare agli assistiti che non possiamo incoraggiare comportamenti malati di un sistema sbagliato quando poi la legge prescrive esattamente il contrario, da dieci anni». 

Gli specialisti girano la prescrizione al Mmg con le relative responsabilità per colpa del decreto appropriatezza, di cui alle volte poco sanno? «Non credo che i comportamenti dagli ospedali siano cambiati. Ma se le richieste su ricetta bianca non sono né aumentate né diminuite, è certo cresciuta l'attenzione dei medici di famiglia a far rispettare proprie prerogative, alla luce di quanto il decreto appropriatezza prescrive». E cioè che ove si renda necessaria la ricetta specialistica ("indicazione: è prescrivibile dallo specialista/a seguito di visita specialistica/su prescrizione dello specialista") lo specialista deve procedere alla prescrizione diretta su ricettario Ssn. Con tanto di quesito diagnostico. 


Mauro Miserendino