Esenzioni per reddito, il medico deve certificarle ma non in tutte le Regioni

In Puglia già da tempo il medico appone in ricetta il codice di esenzione

mercoledì 01 luglio 2015

Doctor 33

Deve il medico di famiglia apporre l'esenzione per reddito o visto che il dato è già in possesso del ministero dell'Economia ed archiviato online non deve interessarsene? La domanda torna dopo che da domani 1° luglio in Emilia Romagna saranno i medici di famiglia a scrivere sulla ricetta con il pc la fascia di reddito del paziente ai fini del pagamento del superticket sulle prestazioni specialistiche.
La pratica è diffusa in altre regioni: sui siti di assessorati e agenzie sanitarie si attesta che devono trascrivere i medici veneti, marchigiani, e ora emiliani, mentre umbri, toscani e friulani sono esentati dal lavoro di "data entry". Stiamo parlando delle sei regioni che quando nel 2011 furono introdotti i dieci euro aggiuntivi per gli esami diagnostici e le visite specialistici vollero evitare di farli spendere a tutti i residenti e divisero questi ultimi in ulteriori fasce di reddito. Poi il criterio di esenzione per reddito si è allargato ai farmaci.

 E ogni regione ha adottato propri criteri di esenzione: in Emilia Romagna e Toscana ci sono tre codici e l'esenzione è alta se si è sotto i 36153 euro (rispettivamente RE1 ed Era) media tra 36153 e 70000 (RE2-Erb) e minima tra 70 e 100 mila euro (RE3-Erc). In Friuli VG e Veneto per l'esenzione si  considera il quoziente familiare Isee.

Ma anche i medici hanno da fare diversamente a seconda di dove si trovano. «In Veneto sono io Mmg ad apporre i codici di esenzione per reddito», spiega Alessandro Dalla Riva del sindacato Smi. «La Regione pubblica al 31 maggio gli elenchi degli aventi diritto e li invia ad Asl e distretti oltre che ai cittadini. Questi ultimi si fanno stampare l'esenzione sul libretto sanitario e il medico registra nella sua scheda assistito il dato del libretto. In alternativa può verificare nell'elenco assistiti dell'Ulss se il cittadino ha diritto o meno e apporre l'esenzione». «Il medico è tenuto solo a certificare l'esenzione per patologia poiché fa parte di un percorso clinico; l'esenzione per reddito non spetta a lui», dice Mauro Ucci Presidente Fimmg Toscana. «Ovunque la ricetta elettronica è collegata al sistema di accoglienza del Ministero dell'Economia dove sono registrati i dati di esenzione di tutti i residenti.

 In Toscana se c'è un errore nell'esenzione per reddito, sanarlo fa parte del rapporto tra cittadino ed Asl. Non è opportuno che noi guardiamo i dati dei nostri pazienti». «Hanno ragione sia i toscani sia i veneti», riassume Renzo Lepera segretario Fimmg Emilia Romagna. «Il nostro sistema di accoglienza dei dati è regionale (Progetto Sole). In un archivio remoto ci sono tutti i dati sulle esenzioni che io medico richiamo in automatico quando compilo la ricetta. Ma ci sono errori: finora un residente poteva autocertificare il suo reddito al momento in cui fruiva della prestazione, e se c'era discrepanza poteva recarsi all'Asl dopo la compilazione della ricetta.

Ora invece il dato registrato all'anagrafica Asl è trasferito in automatico sulla ricetta non appena la compiliamo, tutto qui. La Regione ci aveva chiesto di verificare le situazioni, ma non siamo agenti d'imposta e abbiamo detto no. Abbiamo solo acconsentito d'apporre su ricetta cartacea l'esenzione manuale in casi eccezionali (pazienti di altre regioni esentati in casa propria e non da noi per prestazioni importanti, dubbi su posizione reddituale in caso d'erogazione salvavita), ma ora anche le eccezioni finiranno».

Il superticket è stato introdotto dal decreto ministeriale 11 dicembre 2009, secondo cui il codice all'esenzione dal ticket va verificato dal medico di famiglia o dal pediatra, che possiedono la lista degli esenti. Sono sempre esenti in tutta Italia i bambini sotto i 6 anni e over 65 con redditi familiari sotto euro 36.150 annui (codice E01), i disoccupati con reddito inferiore a 8263 euro che sale a 11 362 con coniuge a carico (E02), i pensionati sociali e al minimo con e senza familiari a carico a partire da 8263 euro (E03), i titolari di pensioni minime (con lo stesso criterio dei disoccupati, E04). Invece, nella fascia dei "paganti", Lazio, Liguria, Abruzzo, Molise, Puglia, Calabria e Sicilia hanno aggiunto la sovratassa da 10 euro; Val D'Aosta, Trentino Alto Adige altre non applicano ticket; Lombardia, Piemonte, Basilicata e Campania hanno ri-modulato i ticket in base alla complessità della prestazione. Infine, le sei regioni citate prima hanno introdotto esenzioni per fasce di reddito. 
Mauro Miserendino