" Non è cieca, a processo per truffa"

L'Inps si è costituito parte civile per ottenere il risarcimento dei danni, oltre 150mila euro

venerdì 22 febbraio 2013


LIDO Una sessantenne rinviata a giudizio per aver incassato indennità non dovute per molti anni

L'Inps si è costituito parte civile per ottenere il risarcimento dei danni, oltre 150mila euro
Gianluca Amadoil
VENEZIA
Sarà processata per truffa aggravata ai danni dell'INPS una signora sessantenne, residen-
te al lido di Venezia, accusata di aver percepito per molti anni una pensione di invalidità per ciechi assoluti, per un ammontare complessivo quantificato in circa 150mila euro.
Ieri mattina il giudice per l'udienza preliminare Marta Paccagnella ha rinviato a giudizio Margherita Bellemo accogliendo la richiesta presentata dal pm Paola Tonini: la prima udienza è stata fissata per il prossimo 22 aprile.
L'INPS  si è costituito parte civile con l'avvocato Aldo Tagliente con l'obiettivo di otte-nere la condanna dell'imputata al risarcimento del danno provocato all'Ente.
L'inchiesta nei confronti delta pensionata lidense è stata condotta dalla Guardia di Finanza, la quale ha effettuato pedinamenti e realizzato alcuni filmati nei quali la signoraviene ripresa mentre va a farela spesa senza bisogno di essere accompagnata, attraversa in maniera disinvolta e spedita la strada, butta la spazzatura nei cassonetti senza esitazione, legge la posta. Normali incombenze di vita quotidiana, ritenute però non compatibili con la condizione di persona non vedente che da anni percepiva anche un'indennità di accompagnamento.
Quando il caso fu denunciato dalle Fiamme Gialle, nella primavera dello scorso anno, il marito rivendicò il diritto della coniuge a percepire quella pensione d'invalidità, sullabase di regolari controlli e certificazioni mediche. A seguito di una visita fiscale straordinaria la pensione le fu successivamente sospesa.
La difesa, rappresentata dall'avvocato Valentino Menon, non ha chiesto alcun rito alternativo nella certezza di poter dimostrare a dibattimento l'insussistenza delle accuse e ottenere l'assoluzione della signora Bellemo, la quale soffre di una grave patologia fin da quando era bambina.

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