Sanità malata: la protesta dei medici

Ignazio Zullo: Speravamo che accadesse

sabato 21 ottobre 2017

Corriere del Mezzogiorno

Il 10 novembre bari Camici bianchi in piazza venerdì io novembre. I medici pugliesi, rappresentati da 11 sigle sindacali, hanno deciso di dare vita a una manifestazione di protesta davanti alla sede di via Ca-pruzzi del Consiglio regionale pugliese. Contestano, tra le altre cose, limitato dialogo con la politica e i vertici dell'amministrazione sanitaria, atti adottati unilateralmente, de-finanziamento, carenze di personale e insicurezza, limitazione dell'autonomia e della libertà del medico, disumanizzazione del servizio sanitario. La manifestazione si svolgerà dalle 13 alle 17 indetta dalle sigle sindacali di categoria del mondo medico Aaroi - Anaao- Cimo- Ci-sl Medici- Fassid - Fimmg - Sbv -Smi - Sumai - Uil Medici - Ussmo. La mobilitazione, che si concluderà nella sala convegni dell'Hotel Excelsior con un incontro al quale parteciperanno i leader sindacali nazionali e regionali, è stata decisa il 16 ottobre scorso, Sanità malata La protesta dei medici al termine di un'assemblea che ha coinvolto medici convenzionati, ospedalieri, specialisti convenzionati, branche a visita e accreditati. Da parte di tutti è stato evidenziato come molte delle scelte assunte a liveUo politico stiano portando «a una medicina amministrata che finirà per limitare fortemente l'autonomia e il diritto di esercitare secondo scienza e coscienza la professione medica». I sindacati ritengono non più procrastinabili le risposte in tema di sicurezza per i medici e i cittadini. «Le continue aggressioni, soprattutto nei confronti delle donne medico - dicono  -, la mancanza di risposte alle continue denunce, l'assenza di iniziative tese a proporre soluzioni per chi ogni giorno e ogni notte è costretto a svolgere la professione in condizioni organizzative e psicologiche di assoluta insicurezza» sono fra le ragioni della protesta. Ma c'è anche di più. «I medici oggi  aggiungono  , sono costretti da sistemi informatici, con buona pace dell'umanizzazione del nostro servizio sanitario regionale e dell'efficacia del sistema di cura, a dover aderire a scelte terapeutiche in linea con algoritmi che non possono, per loro natura, tener conto di tutte le variabili cliniche presentate dai pazienti. Tutto questo è aggravato da un de-finanziamento che ha già provocato una gravissima carenza di personale medico e di strumenti, oltre a un mancato rispetto di molte norme». «Speravamo che accadesse. In questi ultimi due anni ci sono stati momenti nei quali pensavamo che eravamo quasi gli unici a sostenere che la Sanità in Puglia aveva fatto capitomboli indietro». E' quanto dichiara Ignazio Zullo, presidente del gruppo regionale di Direzione Italia.