Asl, le spese pazze alla Corte dei conti “I medici dovranno risarcire il danno”

Domani il dg Colasanto in Regione l’assessore ascolterà la sua versione “Non so se resterà, deciderà la giunta”

domenica 27 luglio 2014

ANTONELLO CASSANO (Repubblica Bari)

«Fino all'ultimo euro. I medici baresi potrebbero restituire tutto ciò che hanno sottratto dalle casse della Asl Bari. È questa la svolta che potrebbe prendere la vicenda delle spese pazze nell'azienda sanitaria locale guidata da Domenico Colasanto. Quel che è certo è che la relazione messa a punto dal ministero dell'Economia, che ha documentato un danno erariale per decine di milioni di euro negli ultimi 5 anni, finirà a brevissimo sul tavolo della Corte dei Conti. Nel caso in cui fosse confermato il danno erariale, i giudici potrebbero chiamare in causa l'intera categoria medica.
L'inchiesta però è solo all'inizio.

Perché la relazione degli ispettori del Mef ha proceduto con controlli a campione. Il ragionamento tra i corridoi dell'assessorato è che se da ispezioni parziali è emerso quello che il presidente Vendola ha definito «un quadro di illegalità diffusa», vuol dire che è arrivato il momento di controllare tutto il sistema. A cominciare dalle prestazioni aggiuntive che i medici hanno fatto su richiesta dell'Asl. Secondo i controlli a campione del Mef l'azienda non avrebbe vigilato su quanto dichiarato dai medici provocando un danno erariale da 24 milioni di euro. Ora però i controlli a tappeto potrebbero svelare un danno molto più grande. Se così fosse si confermerebbe quanto ribadito più volte dai revisori dei conti in merito alla mancanza assoluta di audit interni di controllo nell'Asl barese. 

Intanto la vicenda arriva sul tavolo dell'assessorato alla Sanità. «Non è escluso che Domenico Colasanto possa lasciare la guida dell'Asl prima della scadenza naturale del mandato, ma bisogna dare al direttore generale tutto il tempo per preparare le controdeduzioni rispetto ai rilievi fatti dal ministero dell'Economia ». Con queste parole l'assessore regionale alla Sanità, Donato Pentassuglia, ha cominciato a dettare la linea sulla vicenda delle spese pazze in Asl. Per questo motivo ha convocato per lunedì mattina in assessorato il dg Colasanto «per capire a che punto sono i lavori sulle controdeduzioni ».

Che l'incontro di lunedì non sarà una semplice formalità è dimostrato dal fatto che subito dopo Pentassuglia preparerà le delibere, da discutere in giunta, contenenti i giudizi sull'operato di tutti i manager Asl messi a punto a giugno dalla Commissione regionale. A tale proposito va ricordato che a novembre scadranno i mandati dei dg di tutte le Asl, ad esclusione di quella di Foggia. Ma intanto il documento del Mef è stata la miccia per scatenare la protesta del centrodestra regionale. Dopo la replica del presidente Vendola che ha parlato di «gestione inquietante», sulla vicenda si esprime anche il presidente del Consiglio regionale: «Gli sforzi del governo – ha dichiarato Onofrio Introna che si è detto disponibile a convocare ad agosto una seduta monotematica straordinaria dell'assemblea pugliese – non sono bastati a moralizzare il settore». A Vendola però replica anche l'Ussmo, sindacato dei medici ospedalieri: «È avvilente sentir buttare la croce addosso dal presidente, senza aver atteso l'accertamento delle responsabilità».