Sicurezza nelle sedi di Guardia Medica

Le OO.SS. chiedono la convocazione del Comitato Permanente Regionale

mercoledì 25 luglio 2018

Ai Direttori Generali
AA.SS.LL Puglia
e p.c. Al Governatore Regione Puglia Loro sedi


Oggetto: definizione piano sicurezza sedi di Continuità Assistenziale Le scriventi OO.SS. premesso che:

➢ La sicurezza sui posto di lavoro del personale medico-sanitario è disciplinata, allo stato, in via generale dal D.Igs. 9 aprile 2008, n. 81, normativa di carattere generale che riguarda tutti i lavoratori, e in via particolare dalla raccomandazione n. 8 del Ministero della Salute.

➢ Uno degli obblighi principali del datore di lavoro, ai sensi dell'art. 29, è quello di effettuare la valutazione ed elaborare il documento di cui all'articolo 17, comma 1, lettera a), in collaborazione con il responsabile del servizio di prevenzione e protezione e il del servizio di prevenzione e protezione e il medico competente, ove previsto. II DVR deve contenere, tra l'altro, una relazione sulla valutazione di tutti i rischi per la sicurezza e la salute durante l'attività' lavorativa, nella quale siano specificati i criteri adottati per la valutazione stessa. La scelta dei criteri di redazione del documento è rimessa al datore di lavoro, che vi provvede con criteri di semplicità, brevità e comprensibilità, in modo da garantirne la completezza e l'idoneità quale strumento operativo di pianificazione degli interventi aziendali e di prevenzione. Deve contenere inoltre l'indicazione delle misure di prevenzione e di protezione attuate nonché l'individuazione delle procedure per l'attuazione-delle misure da realizzare e dei ruoli dell'organizzazione aziendale che vi debbono provvedere, a cui devono essere assegnati unicamente soggetti, in possesso di adeguate competenze e poteri.

➢ La raccomandazione n. 8 invece affronta nello specifico i rischi e le azioni da mettere in atto nello specifico ambito sanitario, prendendo in dettaglio l'elaborazione di un programma di prevenzione, l'analisi delle situazioni lavorative la definizione ed implementazione di misure di prevenzione e controllo la formazione del personale, le misure di implementazione della Raccomandazione a livello aziendale e il monitoraggio dell'implementazione stessa nonché l'attivazione del protocollo di monitoraggio degli eventi sentinella.

➢ Come ribadito nel corso della seduta di CPR ex art. 24 dell'A.C.N. del 16 luglio u.s. la responsabilità della sicurezza è in capo alla Direzione Generale della ASL

➢ Ad oggi non è dato conoscere il piano sicurezza che la ASL ha attivato per le sedi e per i medici di Continuità Assistenziale

chiedono la convocazione, con l'urgenza dovuta, del Comitato Permanente Aziendale ex art. 23 dell'A.C.N. per conoscere il piano sicurezza che la Direzione strategica da Lei diretta ha avviato e/o intende avviare.

A tal fine ribadiscono che la Continuità Assistenziale, in quanto servizio di pubblica utilità, necessita in tema di sicurezza l'adeguamento alle norme di legge di tutte le sedi nonché l'assunzione di ogni provvedimento utile a garantire l'incolumità dei medici, nell'ambito della loro attività ambulatoriale e domiciliare.
Di seguito le attività ritenute necessarie:
1. Carta dei servizi regionale
2. Orari regionali dell'attività ambulatoriale
3. Campagna di informazione capillare dell'utenza
4. Sicurezza strutturale dell'attività ambulatoriale

a) Messa in sicurezza delle sedi
b) Rilevazione dello stato DVR
c) Cronoprogramma delle azioni per mettere in sicurezza le sedi che non lo sono

5. Sicurezza personale nell'attività ambulatoriale
a) Protocollo dì rilevazione del rischio
b) Protocollo di richiesta di intervento di sicurezza
c) Protocollo di risposta alla richiesta di intervento

6. Sicurezza nell'attività domiciliare
a) Protocollo di rilevazione del rischio
b) Protocollo di richiesta di protezione
c) Protocollo di risposta alla richiesta di protezione: richiesta volontaria per protezione già dalla sede o al domicilio
d) Protocollo di richiesta di intervento di sicurezza
e) Protocollo di risposta alla richiesta di intervento


Per i punti 5 e 6 si dovranno effettuare incontri di formazione per i medici in tempi ragionevolmente e tecnicamente brevi.

In attesa di riscontro nei termini di legge, inviano distinti saluti

Seguono firme:
FIMMG
Intesa Sindacale
SMI

Allegati dell'articolo