Nove su dieci non si vaccinano più. Oggi vertice in Regione

Germinario: “Rischiamo l’effetto contrario e di avere più morti dopo a causa dell’influenza”

martedì 02 dicembre 2014

La stima è di quelle che mettono i brividi. Tra venerdì scorso e ieri la campagna della vaccinazione anti-influenzale in Puglia ha subito un crollo del 90 per cento rispetto alla media dei giorni precedenti. È il calcolo fatto dall'Ordine dei medici che nei giorni scorsi aveva lanciato l'allarme sull'effetto psicosi generato dalle notizie delle morti sospette, tra cui due in Puglia, correlate a possibili contaminazioni di lotti del vaccino Fluad. Ora che però il ministero della Salute e l'Aifa, agenzia italiana del farmaco, hanno accertato che non c'è nessuna evidenza scientifica che le morti registrate in questi giorni siano legate alle vaccinazioni. Sul campo rimangono i danni legati a quello che alcuni hanno già chiamato “effetto Fluad”. E stando a quanto affermano i medici di base, sono enormi i danni subiti dalla campagna di vaccinazione in questi giorni.

Per questo la Regione ha deciso di convocare d'urgenza questa mattina in assessorato alla Sanità una riunione della Commissione regionale vaccini. Parteciperanno rappresentanti dell'Osservatorio epidemiologico regionale, dei medici di base e i capi dipartimento delle aziende sanitarie. L'obiettivo è quello di fare la conta dei danni, come accade dopo una calamità naturale. Altro scopo della riunione che avrebbe dovuto tenersi ieri, ma che per impegni sopraggiunti per alcuni dei partecipanti è stata posticipata di 24 ore, sarà quello di tranquillizzare i pugliesi e invitarli a tornare in maniera massiccia a vaccinarsi. Sul tavolo potrebbe essere avanzata la proposta di allungare il periodo di vaccinazione fino allo scoppio dell'epidemia.

Tutto, quindi, pur di riportare i pugliesi negli ambulatori. Bisogna invertire la rotta, altrimenti i rischi saranno enormi, come conferma Filippo Anelli, presidente dell'Ordine dei medici di Bari: «C'è estrema preoccupazione per la sfiducia che la gente mostra di avere nei confronti della vaccinazione. Il calo negli ultimi giorni è stato del 90 per cento. Fortunatamente almeno il 50 per cento dei sogpreoccupano getti a rischio come gli ultra 65enni si è già vaccinato. Ma non è abbastanza. Il rischio è che all'apice dell'epidemia potremmo ritrovarci con una crisi di posti letto in molti ospedali pugliesi». L'Organizzazione mondiale della sanità fissa infatti al 75 per cento degli over 65 il limite di vaccinazione ideale. Ma come ha spiegato di recente l'Istituto superiore della sanità al Centro-Sud nel 2013 non si è superato il 63 per cento.

 Sono cifre che anche Cinzia Germinario, direttore scientifico dell'Oer, Osservatorio epidemiologico pugliese: «Per avere dati più certi sugli effetti provocati dalla vicenda Fluad bisognerà aspettare almeno una settimana. Il paradosso è che a gennaio potremmo ritrovarci con un aumento dei morti a causa dell'influenza ». L'effetto Fluad ha rinforzato anche il fronte degli anti-vaccinisti: «Quella delle morti sospette – commenta ancora Germinario – era una notizia troppo golosa per loro. Il nostro invito rimane sempre lo stesso. Tutti i soggetti a rischio, dagli anziani ai cardiopatici fino ai diabetici e broncopatici devono vaccinarsi per non correre rischi ».