Guerra sulle liste d’attesa L’assessore: “Alt ai furbetti del pronto soccorso”

Schittulli: ingiusto scaricare la colpa sui medici di base - Pentassuglia: “Evitare errori nelle prescrizioni e l’uso improprio degli ospedali”

domenica 14 dicembre 2014


ANTONELLO CASSANO (Repubblica Bari)

«BASTA con i furbetti che usano il pronto soccorso per aggirare le liste d'attesa. Tutti devono rispettare le regole. Dalla politica fino ai medici e ai pazienti». L'assessore regionale alla Sanità, Donato Pentassuglia, annuncia il pugno di ferro contro chi non rispetta le regole nelle corsie degli ospedali e si prepara a trovare rimedi alle liste d'attesa, sempre più lunghe negli ospedali pugliesi, dopo il fallimento del piano regionale per l'abbattimento dei tempi di visite ed esami. Intanto però proprio le liste d'attesa provocano un nuovo pesante scontro tra maggioranza e opposizione
Caos liste d’attesa vertice con i medici E sui pronto soccorso stretta anti furbetti

ANTONELLO CASSANO
A far scattare la scintilla è un intervento a gamba tesa di Francesco Schittulli: «Vergognoso scaricare le colpe dei tempi lunghi sui medici». Dichiarazione che non va giù all'assessore Pentassuglia: «Tutti questi soloni hanno stancato, sono pronto a un faccia a faccia con Schittulli». A pochi mesi dalle elezioni regionali, la sanità si conferma il motivo principale dello scontro tra centrodestra e centrosinistra. Non a caso, il tema rappresenta per la maggioranza un campo minato e per l'opposizione un tasto su cui battere. Gli attacchi su scandali nelle Asl, chiusure di reparti e carenze del sistema regionale sono all'ordine del giorno.

Le ultime bordate, in ordine di tempo, sono proprio quelle lanciate ieri dall'ex presidente della Provincia e probabile prossimo candidato per il centrodestra alle prossime regionali. Da tempo Schittulli gira in lungo e in largo la Puglia, in piena campagna elettorale. E così l'oncologo ha colto la palla al balzo lanciandosi nella polemica scoppiata tra Regione e medici riguardo l'irrisolto problema delle liste d'attesa e il conseguente fallimento del progetto regionale, fortemente voluto dall'ex assessore Elena Gentile e costato 4 milioni di euro, che puntava a ridurre i tempi per tac e radiografie tenendo gli ospedali aperti in orari notturni.

Progetto naufragato in pieno, come anticipato da Repubblica nei giorni scorsi, a causa dell'inappropriatezza delle prescrizioni di visite ed esami. Nove prenotazioni su dieci, infatti, sono prive del codice di priorità. Troppe per la Regione che ha deciso di rimediare respingendo tutte le pre- scrizioni incomplete e richiamando all'ordine i medici di medicina generale, i quali hanno rimandato al mittente tutte le accuse.

È in questo scontro che ieri si è inserito Schittulli, schierandosi dalla parte dei medici: «Trovo vergognoso che il partito Democratico della Regione Puglia, che esprime l'assessore, scarichi sui medici di base la colpa delle lunghe liste d'attesa, addebitabili esclusivamente a chi gestisce la sanità pugliese». Un intervento a gamba tesa al quale l'assessore Pentassuglia ha replicato a muso duro: «Schittulli e tutta l'opposizione devono leggere bene le carte. Queste dichiarazioni sono fatte solo per la campagna elettorale. Sono pronto a fare un faccia a faccia, anche perché so che gran parte della campagna elettorale si baserà sulla sanità».

Entrando nel merito della polemica, ovvero le responsabilità dei medici nell'inappropriatezza delle prenotazioni, l'assessore Pentassuglia ha le idee chiare: «Non abbiamo dato la colpa ai medici. Noi puntiamo su un principio di corresponsabilizzazione collettiva che passa dai medici al Cup e alla politica. Detto questo, anche i medici hanno il loro pezzo di responsabilità. Non possono fare una visita ogni 40 minuti, ci vogliono tempi più ridotti. Per quanto riguarda invece i tempi lunghi per esami come le mammografie, è chiaro che i controlli di routine non devono passare dalle liste d'attesa».

Poi annuncia misure drastiche contro i furbetti che aggirano le code facendosi visitare nei pronto soccorso e si prepara a ricucire lo strappo con i medici. Domani infatti l'assessore incontrerà il presidente dell'Ordine dei medici di Bari, Filippo Anelli. Si farà il punto della situazione anche alla luce delle relazioni che le Asl hanno inviato in assessorato e che contengono i risultati ottenuti dal piano di abbattimento delle liste d'attesa. Tutte le relazioni hanno confermato che la ricetta del piano regionale non ha funzionato anche perché «è conosciuta – commentavano giorni fa nelle direzioni generali – la legge di mercato che all'aumento dell'offerta corrisponde anche l'aumento della domanda».

Ora l'assessore si prepara a correggere il tiro: «Dobbiamo lavorare tutti nella stessa direzione. Con la consegna delle relazioni da parte delle Asl abbiamo gli elementi per individuare i problemi che causano le liste d'attesa. Dobbiamo capire come rispondere a questo aumento della domanda ».