118: anche la centrale operativa contro il progetto IMA

Comunicato Stampa. Il presidio di Monopoli sprovvisto di ambulanza del 118 per oltre tre ore

giovedì 20 settembre 2012

La Segreteria Regionale FIMMG-118 condivide e, quindi, conferma lo stato di agitazione dichiarato dai colleghi della provincia di Bari e della provincia Bat che hanno denunciato la mancanza delle condizioni minime di assistenza per i pazienti e di sicurezza per gli operatori a causa della mancanza di infermieri sui mezzi di soccorso e dalla contestuale aggiunta di nuovi compiti. In particolare i medici contestano l'avvio del progetto Ima per il trattamento dei pazienti infartuati che affida ai medici del 118 il trasporto secondario dai pronto soccorso ai centri di emodinamica per l'eventuale intervento di angiosplastica. Così facendo si lascia scoperto il territorio per trattamento delle emergenze, compito a cui il 118 è specificatamente chiamato a svolgere. Così come la mancanza di uno specialista cardiologo sulle ambulanze prive di quell'assistenza specialistica di cui il paziente avrebbe diritto. Tali preoccupazioni e osservazioni sono state espresse anche dai medici che operano presso la centrale operativa 118 di Bari che in una nota hanno espresso la loro opinione sia ai Direttori Generali del Policlinico e delle Asl Bari e Bat, che all'Assessore Attolini. "A puro scopo esemplificativo", si legge nel documento, "nel primo mese di avvio della Rete, un paziente trasportato presso l'emodinamica di Bari, ha visto impegnato il Mezzo di Soccorso di Monopoli per ben tre ore e mezza, periodo in cui il territorio di Monopoli è stato privo del Mezzo di Emergenza". “Tutte le criticità – ha dichiarato il dott. Francesco Marino, orami largamente diffuso in Puglia regionale FIMMG 118- messe in risalto dai colleghi del 118 sono state condivise appieno dai medici della centrale operativa di Bari. Non si può lasciare scoperto il territorio per far fronte alle carenze del sistema ospedaliero. Sinora i medici del 118 hanno operato con abnegazione per assicurare ai cittadini la necessaria assistenza, con interventi qualificati e tempestivi, ma questo non deve comportare l’interruzione del presidio del territorio, compito principale dei medici del 118”. La FIMMG rimarca la necessità di provvedimenti urgenti che definiscano i compiti e le responsabilità e assicurino la copertura del servizio anche nel caso di attivazione delle chiamate per il progetto IMA. Oggi molto spesso mancano gli infermieri a bordo dei mezzi e non è prevista l’attivazione di un secondo equipaggio che sostituisca l’equipaggio impegnato nella chiamata IMA per la sua durata. “Non è possibile lasciare soli i medici e gli operatori del SET 118. È necessario uno sforzo comune e integrato, pena il collasso del sistema” ha concluso il dott. Francesco Marino. Bari. 20 settembre 2012

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