Liste di attesa: un sistema che non funziona!

La replica alle affermazioni del Direttore Generale del Policlinico, dott. Dattoli

giovedì 03 novembre 2016

La vicenda del cittadino affetto da melanoma al quale erano state prenotate due ecografie di controllo ad un anno è molto triste ed è ancora più triste la risposta del Direttore Generale del Policlinico di Bari che invece di prendere atto che il suo sistema di prenotazione ha molte falle riversa su altri professionisti la responsabilità di un sistema che non funziona.

Le prestazioni specialistiche per i pazienti affetti da neoplasie devono essere eseguite entro un mese dalla prescrizione dell'esame. Tutto questo purtroppo oggi generalmente non avviene nella nostra regione. I manager della sanità dovrebbero interrogarsi sulle ragioni del mancato rispetto dei tempi di prenotazioni soprattutto per questa tipologia di ammalati.

Il Piano Regionale per il Governo delle Liste d'Attesa, infatti, "per le patologie oncologiche e per le cardiopatie ischemiche, prescrive che la fase diagnostica sia comunque completata in trenta giorni dall’insorgenza di un sospetto clinico consistente: in tale periodo bisogna completare anche l’eventuale stadiazione della neoplasia".

Ci chiediamo se siano state mai impartite disposizioni agli addetti al CUP per il rispetto della norma appena citata!
Nel caso specifico le ecografie richieste erano di controllo e quindi per definizione non potevano essere urgenti! Non si capisce quindi la polemica gratuita del Direttore. Rimane l’amara constatazione che anche una attività programmata, che deve essere eseguita entro 180 giorni, è stata fissata oltre un anno!

Comunque, al fine di contribuire al miglioramento e a rendere efficiente il sistema, ci rendiamo disponibili ad un incontro con la Direzione Generale al fine di illustrare tutte le disfunzioni che ogni giorno i medici di famiglia registrano in merito alle prescrizioni degli esami e della relativa prenotazione