L'ossigenoterapia a lungo termine è inefficace nei pazienti con Bpco

I risultati del lavoro pubblicati su NEJM

venerdì 28 ottobre 2016

DOCTOR33

Nei pazienti con broncopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco) stabile e desaturazione moderata a riposo o da sforzo, la prescrizione di ossigeno supplementare a lungo termine non aumenta la sopravvivenza né il tempo tra l'inizio della terapia e il primo ricovero rispetto all'assenza di ossigenoterapia, né porta benefici sostanziali per quanto riguarda qualsiasi altro parametro misurato. Lo sostiene Robert Wise del Johns Hopkins Asthma and Allergy Center, Division of Pulmonary and Critical Care, di Baltimora, coautore sul New Englando Journal of Medicine dello studio LOTT, Long-Term Oxygen Treatment Trial, finanziato dal National Heart, Lung, and Blood Institute e dai Centers for Medicare and Medicaid Services. 

«Due studi svolti negli anni settanta del secolo scorso hanno dimostrato che l'ossigenoterapia a lungo termine (Olt) riduce in modo significativo la mortalità tra i pazienti con Bpco e grave ipossiemia a riposo. Tuttavia, l'efficacia dell'ossigenoterapia a lungo termine nei pazienti con Bpco stabile desaturazione moderata da sforzo o a riposo è tuttora sconosciuta» spiega il ricercatore, che assieme ai colleghi ha voluto verificare se l'ossigenoterapia a lungo termine, rispetto a nessuna supplementazione, allungasse il tempo di sopravvivenza e quello tra l'inizio della terapia e il primo ricovero per qualsiasi causa nei pazienti con desaturazione moderata definita per un valore di saturazione a riposo compreso tra 89% e 93% e per uno al test del cammino dei 6 minuti compreso tra 80% e 90%. 

«Nei pazienti con desaturazione a riposo l'ossigenoterapia a lungo termine è stata prescritta 24 ore al giorno, mentre in quelli con desaturazione da sforzo l'ossigeno supplementare è stato prescritto solo durante l'esercizio e il riposo notturno» scrivono gli autori, precisando che allo studio LOTT hanno preso parte 738 pazienti reclutati in 42 centri e seguiti per un periodo compreso tra 1 e 6 anni. «Dai risultati non emerge alcuna efficacia dell'ossigenoterapia a lungo termine nel modificare il tempo di sopravvivenza né di quello della prima ospedalizzazione né tantomeno la qualità della vita, la funzione polmonare, e la distanza percorsa al test del cammino dei 6 minuti» conclude Wise. 

N Engl J Med 2016. doi: 10.1056/NEJMoa1604344 
https://dx.doi.org/10.1056/NEJMoa1604344