Dematerializzazione ricette, salgono a cinque le regioni “a regime”

La Puglia ferma all'81,23%

martedì 30 maggio 2017

Campania, Molise, Provincia autonoma di Trento, Veneto e ora anche la Sicilia. Salgono a cinque le regioni in cui la dematerializzazione delle ricette Ssn è ormai entrata nella cosiddetta fase a regime, cioè ha varcato la soglia del 90% delle prescrizioni. E per l’estate se ne potrebbero aggiungere almeno altre due, Piemonte e Val d’Aosta, che distano dal traguardo meno di due punti percentuali. E’ il bilancio della digitalizzazione così come emerge dall’ultima rilevazione di Promofarma, la società di servizi informatici di Federfarma: a marzo, dicono i dati, sono stati prodotti 2,3 milioni di ricette “paperless” su un totale di 51,2 milioni, ossia l’82,67%. In testa alla classifica c’è sempre la Campania, dove le ricette digitali sono il 92,26% del totale, quindi il Molise a poco più di un punto percentuale e al terzo posto la Provincia di Trento, con il 90,73%.

Rispetto alla rilevazione di novembre, alcune Regioni mettono a segno incrementi più che significativi: fa meglio di tutte la Calabria, che aveva avviato la dematerializzazione poco meno di un anno fa e in quattro mesi sale di venti punti e supera l’81%; bene anche il Piemonte, che cresce di oltre due punti e supera l’88%, e la Basilicata, che sale dall’86% di novembre all’87,9% di marzo. Incrementi decisamente più ridotti per buona parte delle restanti regioni, con Toscana, Friuli Venezia Giulia e Marche a chiudere il gruppo con un consistente ritardo (nel caso delle Marche, poi, i dati sono addirittura in controtendenza, con un calo delle ricette paperless di quasi due punti e mezzo rispetto a novembre). Fuori classifica la Provincia autonoma di Bolzano, partita anch’essa meno di un anno fa e cresciuta di circa dieci punti rispetto alla precedente rilevazione. (AS)