Lettera aperta ai medici di continuità assistenziale su ambiguità Patto Salute

Tommasa Maio: è il tempo dell’unità di azione su un unico obiettivo "il Ruolo Unico"

venerdì 04 luglio 2014

Cara/o Collega,
ieri è stata divulgata la bozza – probabilmente definitiva- del nuovo Patto della Salute.

Dalle notizie circolate, si attende solo l’approvazione del MEF per gli aspetti economici.

Vi invito ad un’attenta lettura poiché nel testo sono presenti alcune definizioni ambigue e contraddittorie che potrebbero mettere in discussione il cammino che FIMMGCA ha affrontato in questi anni per portare i propri medici di medicina generale a quota oraria definitivamente fuori dal sistema dell’emergenza urgenza.

Il tema è per noi familiare da troppo tempo ed ha richiesto numerosi interventi per rintuzzare puntualmente e tempestivamente i tentativi di restaurazione della vecchia guardia medica.

Le sezioni regionali e provinciali del nostro Sindacato hanno trovato in questi anni ciascuna la propria via ed il proprio metodo per affrontare il problema.

Questo però non è più il tempo delle soluzioni decentrate.

Questo è il tempo dell’unità di azione su un unico obiettivo-il Ruolo Unico- come chiave di soluzione dell’annoso problema che vede la Continuità Assistenziale confusa continuamente su compiti di risulta assistenziale di altri servizi e che abbiamo definito con il neologismo di paraemergenza.

Il momento estremamente delicato richiede attenzione poiché qualunque esitazione o anche solo sfumata ambiguità rispetto all’obiettivo politico prioritario del Settore potrebbe determinare il fallimento del nostro progetto e gettarci inesorabilmente e definitivamente nel ghetto da cui a fatica, e -come appare evidente- non completamente, siamo usciti.

L’Esecutivo Nazionale di FIMMGCA sta attentamente monitorando la situazione e cercherà le più idonee modalità comunicative interne ed esterne al Sindacato per riaffermare che il nostro progetto politico punta inequivocabilmente e unicamente verso il Ruolo Unico di Medicina Generale.

Ho già incontrato il nostro Segretario Nazionale Generale, Giacomo Milillo, al quale ho rappresentato le nostre preoccupazioni e riaffermato l’univocità di tale orientamento, ricevendo pieno sostegno.

E’ infatti chiaro nella politica affermata da Fimmg tutta, che qualunque Patto della Salute troverà soluzioni, solo ed esclusivamente, nella definizione del nuovo ACN, unico ambito capace di sancire ruolo, responsabilità e competenze dei medici di medicina generale tutti, compresi quelli a quota oraria.

Per questo motivo fino a quel momento è fondamentale non assecondare accelerazioni verso accordi aziendali o regionali riguardanti temi che abbiano implicazioni relative al ruolo giuridico del MMG a quota oraria.

Il Consiglio Nazionale di Settore da tempo ha fatto una scelta dalla quale non intende tornare indietro: scelta ribadita in ogni occasione utile; scelta votata, ogni volta, all’unanimità.

Non avremo quindi tentennamenti nel prendere le distanze da ogni tentativo, da ogni ambigua proposta di collaborazione che potrebbe essere facilmente strumentalizzata.

Non saranno giustificabili, né tantomeno ammissibili, ingenuità.

Siamo consapevoli che esistono al nostro interno delle realtà ove questo percorso di affrancamento dai sistemi di emergenza non ha trovato conclusione. Per questo motivo offro la disponibilità mia e dell’Esecutivo Nazionale a confrontarci con qualunque livello decentrato del Settore abbia bisogno di assistenza nell’affrontare tali tematiche.

Sia chiaro a tutti che il cambiamento non ci spaventa e sia altrettanto chiaro che il cambiamento non può che essere quello che NOI vogliamo, non quello che altri cercano di imporci.