CDC: limitazione delle prescrizioni di oppioidi per il trattamento del dolore cronico

Le nuove Linee Guida invitano a offrire terapie alternative: quali anti-infiammatori, terapia fisica, massaggi ecc.

giovedì 24 marzo 2016

I Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie (CDC) statunitensi hanno emesso nuove Linee Guida contenenti raccomandazioni che sollecitano i medici di base e gli specialisti a limitare le prescrizioni di oppioidi nel trattamento del dolore cronico (non derivato da un cancro e non correlato a cure palliative e terapie di fine vita). In particolare, le nuove Linee Guida invitano a offrire terapie alternative: dall’uso di farmaci anti-infiammatori, alla terapia fisica, ai massaggi e così via.

Le raccomandazioni puntano a supportare i medici nella valutazione dei casi in cui iniziare il trattamento con oppioidi e offrono inoltre informazioni specifiche sulla selezione del farmaco, il dosaggio, la durata, la valutazione dei progressi e l’eventuale interruzione. Nel caso, invece, si reputi necessario consigliare l’uso di prodotti analgesici a base di oppioidi, i CDC raccomandano di prescriverne il dosaggio minimo e di monitorare i pazienti continuativamente, per accertarsi che non divengano dipendenti. Per coloro che soffrono di dolori acuti e di breve termine, il termine massimo per l’uso di questi medicinali dovrebbe essere 3 giorni: secondo le Linee Guida, 7 giorni di terapia dovrebbero essere necessari molto raramente.

Tra il 2000 e il 2014 i casi di overdose per l’uso di oppioidi in America sono triplicati e nel 2014 i decessi da consumo eccessivo di oppioidi hanno rappresentato il 61% di tutte le morti per overdose.

Nello sviluppo delle Linee Guida, i CDC hanno seguito un rigoroso processo scientifico, utilizzando i migliori dati disponibili, consultando gli esperti e considerando i commenti degli interessati.

Sono disponibili online ulteriori informazioni sia per i pazienti che per i medici, quali infografiche, poster e una check list per i medici.

Leggi il comunicato completo sul sito dei CDC statunitensi