Caso Galatina: L'Asl si autoassolve «La foto? Una bufala»

Oggi la relazione pretesa dal governo

mercoledì 26 agosto 2015

Nell'ospedale di Galatina «non si è mai verificato» alcun caso di utilizzo di cellulari per illuminare il campo operatorio, anche perché questa eventualità è «tecnicamente impossibile». Detto in altri termini: la foto del telefonino che spunta alle spalle di un chirurgo, e che ha fatto il giro d'Italia, non rappresenta ciò che tutti hanno creduto, e cioè un espediente da terzo mondo per supplire a una lampada difettosa. Potrebbe essere avvenuto, al più, che qualcuno ha introdotto un cellulare in sala operatoria per scattare una foto o girare un video dell'intervento. Ma non altro. Stamattina sul tavolo di Beatrice Lo-renzin arriverà la relazione che il ministero della Salute ha chiesto alla Regione, e che l'assessorato ha a sua volta sollecitato alla Asl di Lecce. Poco più di una pagina e mezzo per dire, in termini medici, che quella foto è una bufala, forse - ma questo non c'è scritto - costruita ad arte. La commissione ispettiva nominala dal direttore generale Giovanni Gorgoni ha concluso proprio ieri la prima parte del suo lavoro. Il chirurgo che si vede all'opera è stato identificato in un aiuto ortopedico, impegnato probabilmente in un intervento di protesi d'anca o di frattura al femore: il chirurgo non è stato in grado di ricostruire il momento preciso a cui si riferisce la foto, ma agli ispettori ha dichiarato di non aver mai avuto bisogno di illuminazione supplementare e di non essersi mai accorto di qualcuno che utilizzava un cellulare alle sue spalle. Stessa cosa hanno riferito tutti gli altri addetti di sala operatoria: nessuno ha mai giudicato «insufficiente» l'illuminazione offerta dalla lampada scialitica mobile. La lampada mobile disponibile nella terza sala operatoria del «S. Caterina Novella» è risultata «perfettamente a norma». Gli ispettori hanno fatto una sorta di esperimento: con la lampada mobile accesa, così come appare nella foto, il fascio di luce proiettato dalla torcia del cellulare a distanza di un metro dal campo operatorio è assolutamente trascurabile. La luce del cellulare, dice insomma la Asl, si «perde» in quello della scialitica portatile, e dunque non avrebbe mai potuto essere d'aiuto in un intervento chirurgico. La relazione conferma che la rottura della lampada scialitica fissa è stata più volte segnalala alla direzione generale. L'ultima il 18 maggio: il dg Gorgoni, che è arrivato a gennaio e la leggeva per la prima volta, ha disposto l'acquisto del nuovo dispositivo il 1° giugno, e ad oggi si è in attesa di aggiudicazione della for- nitura per circa 15mila euro. La commissione della Asl vorrebbe ora stabilire il giorno preciso dell'intervento, compito che però si preannuncia difficile nella selva di «non so» e «non ricordo» che ha costellato le risposte dei medici e dei paramedici ascoltati negli ultimi tre giorni. Allo stesso tempo, verranno chiesti chiarimenti specifici a un anestesista, relativamente a dichiarazioni rilasciate alla stampa: rischia il deferimento alla Commissione di disciplina. Stessa cosa che accadrà se gli ispettori dovessero riuscire a identificare i proprietari dei due cellulari (quello che si vede in foto e quello che ha presumibilmente scattato la foto), perché l'introduzione di telefonini in sala operatoria è ovviamente proibita. La relazione, come detto, verrà trasmessa stamattina al ministero della Salute per le determinazioni del caso. Ma la Regione è già intenzionata a rubricare questa storia alla voce «bufale», aggiungendo anche un'idea del perché sia avvenuto tutto questo. Il dg Gorgoni da Natale ha cambiato molte cose all'interno della Asl, individuando ed eliminando alcune rendite di posizione: e così da mesi fioccano contro il manager lettere anonime e segnalazioni ai Nas. 1 primario ortopedico di Galatina, Antonio Aloisi, che fino a pochi mesi fa aveva la responsabilità ad interim anche dell'Ortopedia di Scorrano. In questo clima, dunque, è possibile che qualcuno abbia voluto giocare un brutto scherzo al direttore generale, facendogli fare una figuraccia me-diatica. Ma il bluff è stato scoperto.