Pensioni, con gestione separata possibili ricongiunzioni non onerose per gli specializzandi

Oliveti: la naturale destinazione della contribuzione dei non dipendenti resta l'Enpam

giovedì 29 settembre 2016

DOCTOR 33: Rendere ricongiungibili i contributi versati dagli specializzandi alla gestione separata Inps con quelli versati ad altre casse: un obiettivo che si era prefissato alla Giornata della Previdenza, questa primavera, il responsabile economico Pd Filippo Taddei. E che potrebbe rimbalzare nella legge di stabilità. Già da agosto il governo medita sulla clamorosa ipotesi di rendere gratuite le ricongiunzioni di spezzoni lavorati, oggi onerosi e inarrivabili per la maggior parte dei lavoratori. Decine di migliaia di medici che hanno frequentato le scuole di specializzazione o i 30 mila che le stanno frequentando in questo momento, in base alla Finanziaria 2006 non solo versano i contributi all'Enpam in quota A ma sono tenuti a versare il 24% del reddito all'Inps: un contributo che non si trasformerà in pensione, perché per far fruttare i contributi ci vogliono vent'anni di versamenti e non cinque. La ricongiunzione non è prevista per liberi professionisti, per i dipendenti è super-onerosa. Il cumulo contributivo è un'ipotesi non valida per i professionisti iscritti a una cassa privatizzata. Non resta che aspettare la pensione. Ci proiettiamo però al 2045-2050, anni in cui andranno in pensione gli specializzandi che hanno iniziato a contribuire all'Inps dal 2006 (prima, il versamento alla gestione separata Inps per i medici non c'era). L'età dell'addio a quell'epoca potrebbe essere di 68 anni sulla base del graduale innalzamento previsto per legge. E dunque forse è bene non prendere in considerazione le pur affascinanti ipotesi di percepire una pensione supplementare, o di aspettare l'età di pensione di vecchiaia ed anticipata: meglio rivolgere un pensierino alla sola totalizzazione. Quest'ultimo istituto consente di conteggiare gli anni versati in qualsiasi gestione previdenziale, comprese le Casse privatizzate. Tuttavia, la pensione non si prenderà nel momento in cui si maturano i requisiti, bensì 18 mesi dopo se si va in pensione di vecchiaia (65 anni e 6 mesi) o 21 mesi più tardi se si va in pensione di anzianità a 42 anni e 6 mesi di servizio effettivo.... Inoltre, si deve ricordare di far domanda prima di andare in pensione, dopo non vale più. Alberto Oliveti presidente dell'Enpam e dell'associazione delle casse previdenziali privatizzate Adepp ribadisce che politicamente sarebbe bene trovare una soluzione e che per il passato questa si chiama ricongiunzione, mentre per il futuro «è necessario evitare spezzoni contributivi». In particolare, per i medici, «la naturale destinazione della contribuzione dei non dipendenti resta l'Enpam come quella degli altri professionisti sono le rispettive Casse di categoria».

Mauro Miserendino