Istat, mortalità in calo: -23% in dieci anni. Malattie del cuore e cancro i “big killer”

Nel nuovo report dell’istituto di statistica le prime 25 cause di decesso in Italia e il trend del tasso di mortalità (in netto calo). Ecco i dati principali

giovedì 04 maggio 2017

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In Italia si muore soprattutto per malattie del cuore, cancro e demenza, ma in misura minore rispetto al passato. A dirlo è l’Istat in un report che evidenzia i principali trend del periodo 2003-2014 e le prime 25 cause di mortalità nel nostro Paese.
Nel 2014, rileva l’istituto di statistica, i decessi in Italia sono stati 598.670 e dal 2003 al 2014 il tasso di mortalità si è ridotto del 23% a fronte, però, di un aumento dell’1,7% dei decessi (+9.773), spiegabile con l’invecchiamento della popolazione.

Sia nel 2003 che nel 2014 le prime tre cause di morte sono le malattie ischemiche del cuore, le malattie cerebrovascolari e le altre malattie del cuore (che rappresentano il 29,5% di tutti i decessi). Ma i tassi di mortalità per queste cause si sono ridotti in 11 anni di oltre il 35%, anche se con notevoli differenze tra Nord e Sud del Paese.

Nel 2014 al quarto posto nella lista delle principali cause di morte figurano i tumori di trachea, bronchi e polmoni (33.386 decessi). Demenza e Alzheimer risultano in crescita e con 26.600 decessi rappresentano la sesta causa di mortalità. Il tumore della prostata è, invece, la decima causa di morte tra gli uomini (7.174 decessi), mentre il tumore al seno è la sesta causa tra le donne (1.201). L’Istat segnala inoltre come tra le cause di morte in aumento figuri come prima la setticemia (1,3% del totale dei decessi). Riferendosi poi al numero dei decessi nel 2014, l’istituto afferma che si sono triplicati rispetto al 2003 “soprattutto per l’effetto della maggiore presenza nella popolazione di anziani multi-cronici”.

Nel primo anno di vita diminuisce, infine, la mortalità per malformazioni congenite e sofferenze respiratorie del neonato, ma aumenta quella dovuta alle infezioni.

IL REPORT