Manovra, soldi per i contratti ma nuove insidie per i medici. Ecco i contenuti

Il "decretone fiscale" non contiene la sperata soppressione di studi di settore ed Irap

mercoledì 26 ottobre 2016

DOCTOR 33: Mentre risponde alle osservazioni dell'Unione Europea, il governo Renzi schiude i contenuti della manovra agli occhi degli italiani. E la fa precedere da un decretone fiscale (decreto legge 193 del 22 ottobre scorso) foriero di insidie per i medici liberi professionisti e per chi fa fatture Iva in genere. La futura legge di stabilità porta invece certezze per i rinnovi dei contratti della Pubblica amministrazione, inclusi quelli dei dipendenti del Servizio sanitario. Nel 2017 per gli aumenti sarà movimentato un fondo da 1,4 miliardi di euro che diventeranno 1,85 nel 2018. Limitatamente al Ssn si apre poi un fondo da 75 milioni di euro nel 2017 e 150 milioni nel 2018 per stabilizzare i precari. 

L'articolo 61 della legge dedicato alle misure per la sanità conferma 113 miliardi complessivi per il Fondo sanitario: il 14,85% sarà dedicato alla spesa farmaceutica, ma la spesa territoriale decrescerà come impatto dall'attuale 11,35% al 7,85% mentre crescerà il peso della spesa ospedaliera dal 3,5% al 7,5%. Senza oneri aggiuntivi per lo stato, si avvia un fondo da 500 milioni per 3 anni per i farmaci oncologici innovativi. Entro marzo l'Agenzia del Farmaco dovrà produrre un elenco provvisorio di tutti gli innovativi; il Fondo sarà ripartito tra le regioni in base ai loro consumi di questi medicinali. Parte anche un Fondo vaccini da 100 milioni nel 2017, 127 nel 2018 e 186 nel '19. 

L'articolo 61 definisce poi biosimilari gli equivalenti di farmaci biologici a brevetto scaduto approvati dall'agenzia europea Ema: non è affatto automatica la loro sostituzione, né sono ammesse gare in questo settore tra principi attivi differenti. Ove però scaduto un brevetto si apra una gara tra più produttori di biosimilari, i pazienti andranno trattati con i tre equivalenti dal prezzo più basso fatta salva una diversa scelta del medico che per esigenze di continuità terapeutica potrà pescare tra tutti i farmaci partecipanti alla gara (la base d'asta è il prezzo sostenuto dal Ssn per il farmaco "originator"). All'articolo 60 si parla del sistema Tessera sanitaria che finora accoglie ricette e impegnative di tutti i medici d'Italia salvo che le regioni non abbiano brevettato un loro sistema d'accoglienza dati. 

Ebbene, il canale informatico del Ministero dell'Economia si candida ad essere il sistema d'accoglienza dei dati del fascicolo sanitario elettronico, dei dossier farmaceutici delle regioni, delle codifiche ICD, dell'anagrafe nazionale assistiti che si allineerà con quelle dei comuni (senza più defunti segnalati in ritardo ai medici). Entro aprile il sistema Ts girerà alle strutture preposte ad alimentare il Fse i dati sulle esenzioni degli assistiti e alle prescrizioni di farmaci, esami, certificati di malattia: c'è lavoro per il Garante della Privacy? Costituisce un "anticipo" della Finanziaria il decreto legge 193 del 22/10 scorso. 

Il "decretone fiscale" non contiene la sperata soppressione di studi di settore ed Irap (arriverà dal Parlamento in sede di conversione?), ma si limita a sopprimere Equitalia, riaccendere le chance di un concordato (niente sanzioni) per chi ha esportato capitali all'estero, e a togliere sanzioni e interessi di mora a chi non ha pagato tasse, contributi, multe negli anni tra il 2000 e il 2015 ed è stato destinatario di cartelle esattoriali; all'agente del fisco andranno comunque corrisposti capitale, interessi ed aggio, nei tempi che deciderà lui; il contribuente potrà scegliere il numero di rate, ma non calcolare il "quantum", e se manca una rata si riparte con la stangata preesistente. La pillola più amara è all'articolo 4: impone a tutti i soggetti Iva, esclusi i soli contribuenti minimi, di trasmettere entro l'ultimo giorno del mese successivo alla chiusura del trimestre i dati di tutte le fatture emesse o registrate nel trimestre di riferimento incluse le bollette doganali. Occorre specificare identificativi delle parti, data e numero della fattura, base imponibile ed aliquota, importo, e persino tipo di operazione. Il ministro dell'Economia Giancarlo Padoan ha già ricevuto le prime proteste dal Consiglio nazionale dei commercialisti.


Mauro Miserendino