Visite in nero sospeso cardiologo del Di Venere

Il medico incastrato da un servizio di "Striscia la notizia" mentre intascava (senza rilasciare ricevuta) i soldi dai pazienti

venerdì 19 dicembre 2014

La Gazzetta del Mezzogiorno

È stato sospeso in via cautelare per un mese il cardiologo dell'ospedale Di Venere, incastrato da un servizio di Striscia la notizia mentre intascava (senza rilasciare ricevuta) i soldi dai pazienti che, per evitare lunghe liste di attesa, si sottoponevano a visite private a pagamento all'interno dello stesso ospedale. In pratica, il dottor G.I. diceva di effettuare visite in intramoenia - sistema che consente di svolgere attività professionale al di fuori del normale orario di servizio -ma in realtà non versava un euro al Cup dell'ospedale che per regolamento è l'unica struttura preposta a ricevere denaro e rilasciare ricevute. Quindi, incassava questi soldi tutti esentasse.

 I «ganci» di Striscia la notizia si sono presentati in ben due occasioni diverse per sottoporsi a visite cardiologiche ed elettrocardiogramma, e hanno pagato 40 euro, un prezzo «scontato» come emerge dalle dichiarazioni del cardiologo intercettate dalle telecamere nascoste. Il medico è sfuggito anche all'incursione di Mingo che intendeva consgnargli simpaticamente un salvadanaio con su scritto «Cup» per ricordargli l'obbligo di versare i soldi al Cup dell'ospedale Di Venere. Il direttore generale facente funzioni dell'Asl Bari, Massimo Mancini, al quale Mingo ha mostrato in anteprima le immagini girate dalle telecamerine nascoste, ha espresso «disagio e vergogna» ed è andato giù duro annunciando un esposto alla Procura della Repubblica ipotizzando il reato di truffa aggravata.

 Il direttore generale ha chiarito innanzitutto che tale procedura non è comunque regolare, e cioè che i soldi devono essere versati prima al Cup che rilascia la ricevuta e fissa la prenotazione (d'intesa con il professionista), questo perché una parte degli introiti - circa il 30 per cento - va versato all'azienda sanitaria per le spese della struttura, delle attrezzature e del personale infermieristico visto che la prestazione avviene all'interno dello stesso ospedale in cui il medico lavora.

Dal punto di vista disciplinare, l'ufficio procedimenti dell'Asl ha già aperto una indagine che ha comportato la sospensione cautelare dal servizio. Al termine dell'istruttoria - che sarà rapida - l'azienda sanitaria dovrà decidere l'eventuale sanzione da comminare al medico. In tal caso, oltre all'allontanamento dal servizio sarà prevista anche una riduzione dello stipendio. Il dottor Mancini, intanto, ha firmato la lettera di sospensione cautelare.

Da quanto si è appreso, lo stesso cardiologo - un mese fa - sarebbe stato destinatario di un altro provvedimento di sospensione per aver aggredito una sua collega del pronto soccorso. La vicenda ha già allertato i carabinieri del Nas che si sono attivati per acquisire dalla Asl ogni tipo di elemento utile per mandare una dettagliata informativa alla Procura, trattandosi di ipotesi di reato perseguibile d'ufficio. È evidente che gli investigatori dovranno acquisire dal tg satirico di Antonio Ricci le immagini andate in onda e probabilmente i filmati integrali, ovvero il materiale non utilizzato