Noiosi e antiquati, bocciati i prof baresi

Pagina VII - Bari Pubblicate per la prima volta le valutazioni degli studenti dell’Ateneo sui docenti, in tutto sono 71mila pagelle

martedì 26 agosto 2014

FRANCESCA RUSSI (Repubblica Bari)

Le parti, insomma, si invertono e, per la prima volta, i risultati sono pubblici. Messi online sul portale dell’Università “Aldo Moro” di Bari su richiesta degli studenti dopo un’accesa discussione nel senato accademico di giugno.
Così, corso per corso, le pagelle sono sul web, accessibili a tutti. Il report relativo al 2012/2013 riguarda 24 dipartimenti per 121 corsi di laurea e 2.466 insegnamenti. In tutto 1.463 docenti valutati da 71.844 questionari. Sotto la lente di ingrandimento sono finiti programmi e testi, docenti e lezioni, spazi e tempi. La valutazione è misurata dal grado di soddisfazione degli studenti.

La prima criticità, che riguarda il 14% dei casi, è l’assenza di chiarezza su programmi, obiettivi didattici, esami e ricevimenti che raggiunge picchi del 42% di insoddisfazione per l’insegnamento di Chimica dei plasmi di Mario Capitelli. Stessa percentuale di insoddisfazione, 14%, per il materiale didattico (libri e dispense) da supporto allo studio e per la reperibilità di docenti per chiarimenti e spiegazioni. Il 68% degli studenti, ad esempio, lamenta l’indisponibilità a spiegazioni di Giuseppe Paradies di Biochimica.

Ma è il capitolo nuove tecnologie a provocare lamentele da parte dei ragazzi. Complessivamente, è il dato di ateneo, c’è un grado di scontento pari al 15,6% per quanto riguarda la possibilità di contattare il docente attraverso la posta elettronica. A Economia il 65% degli studenti che hanno seguito le lezioni di Ragioneria Applicata di Gianluca Girone risponde negativamente alla domanda “il docente si è reso disponibile ad essere contattato tramite posta elettronica?”. Insoddisfatti, per il 69% e il 75%, anche i ragazzi che hanno tentato di contattare via mail Vittoria Bosna di Storia della Pedagogia e Pietro Mario Lugarà di Fisica.

Pochi, solo il 6%, gli assenteisti. I voti più bassi, nelle pagelle studentesche, vanno ai professori di Biochimica, Gianluigi De Gennaro, e di Etica della Comunicazione, Francesco Bellino, (rispettivamente il 50% e il 42% dei ragazzi intervistati risponde di essere insoddisfatto per le assenze del docente a lezione).
Bocciati molti prof per la capacità di stimolare la partecipazione con lezioni interessanti e di utilizzare strumenti didattici alternativi. Il 18% si dichiara insoddisfatto. In particolare per l’insegnamento di Storia Romana di Marcella Chelotti: l’83% dei ragazzi lamenta la scarsa capacità di coinvolgimento. L’oscar della partecipazione va invece a Ferruccio De Natale, Filosofia, con una valutazione unanime: il 100% è soddisfatto per le presenze, il rispetto del calendario e gli stimoli offerti. Soddisfatti al 100% anche gli allievi di Giuseppe Moro, professore di Sociologia, che deve però fare i conti con la carenza di spazi per esercitazioni, progetti e laboratori ritenuti inadeguati dal 91% degli studenti. E se forse il corso di Sociologia ne può fare a meno, più grave la mancanza di aule e laboratori per il corso di Informatica tenuto da Mario Refice a Scienze della Formazione: il 93% boccia le strutture per le esperienze pratiche, mezzi informatici e attrezzature di laboratorio.

Bocciatura al 100% anche per le strutture del corso di Anestesiologia di Nicola Brienza a Infermieristica pur ritenuto da tutti molto interessante. In tutto è il 35% degli studenti a puntare il dito contro aule e laboratori inadeguati in cui non si trova posto, non si sente e mancano gli strumenti.
«Importante che i risultati della valutazione siano resi noti – commenta il rettore Antonio Uricchio – diventa un sistema di controllo sociale. Qualche docente aveva perplessità ma io ho fortemente voluto questa delibera. Sulle aule abbiamo avviato un monitoraggio e sto creando una squadra di gestione che se ne occupi in maniera stabile. Per le mail pesa il fattore anagrafico, ma l’uso della posta elettronica va assolutamente ripreso».