Agenas "Informati e in Salute: dove, come e che cosa cercano gli italiani"

AGENAS: I Medici di Famiglia restano la figura di riferimento principale per reperire informazioni sulla salute

lunedì 26 giugno 2017

(Panorama della Sanita') Presentati, al Convegno Ministero della Salute – Agenas "Informati e in Salute: dove, come e che cosa cercano gli italiani", i primi risultati dell'indagine nazionale che ha coinvolto un campione rappresentativo di 1.000 cittadini.

Sono fortemente interessati al mondo salute, nutrono grande fiducia nei confronti dei Medici di Famiglia e utilizzano sempre più internet per informarsi sui servizi sanitari. Sono i primi risultati dell'indagine nazionale che ha coinvolto un campione rappresentativo di 1.000 cittadini, condotta nell'ambito del Progetto di Ricerca Corrente 2014, finanziato dal Ministero della Salute, "I bisogni informativi dei cittadini: verso il portale della trasparenza dei servizi per la salute", elaborato da AGENAS in collaborazione con la Fondazione Censis. La survey ha indagato 5 aree: esperienza di rapporto con il Servizio sanitario nazionale; stato attuale dell'informazione sanitaria e fonti di informazione; utilizzo di internet per la salute; opinioni circa una possibile graduatoria delle strutture sanitarie; modalità di informazione dei cittadini sui temi/servizi oncologici. I risultati hanno evidenziato che circa l'80% della popolazione è interessata ai temi della salute. Per quel che riguarda i contenuti dell'informazione sanitaria, i temi maggiormente seguiti dai cittadini sono i tempi di attesa per singola prestazione (8,8 su una scala 0-10), le modalità di prenotazione (8,7), la qualità di servizi e delle prestazioni offerte (8,6), i costi (8,5), i programmi di screening (8,4). (Per tutti i risultati vai al link: www.agenas.it/primo-piano/informati-salute-dove-come-che-cosa-cercano-italiani ). La ricerca ha rivelato, inoltre, che i Medici di famiglia restano ancora la figura di riferimento principale per reperire informazioni sulla salute e sull'accesso al SSN, seguono i Medici Specialisti, mentre il 23% dei cittadini utilizza internet per ottenere informazioni. «I risultati dell'indagine confermano il ruolo strategico del Portale della Trasparenza dei servizi per la salute, che sarà completamente operativo nel corso del 2018; un sito informativo istituzionale a disposizione delle regioni, per assicurare una risposta immediata e concreta alla richiesta da parte dei cittadini di una sanità trasparente e raggiungibile direttamente da casa e che consentirà loro di accedere agevolmente anche alle informazioni relative alle performance sanitarie delle aziende sanitarie di tutta Italia». È quanto afferma Luca Coletto, Presidente AGENAS. «Benché l'indagine abbia confermato che agevolare l'accesso e il rapporto diretto sia la miglior garanzia per il cittadino, non possiamo non tenere conto del fatto che internet è una fonte informativa in continua crescita e che, se non guidata e proposta correttamente, nasconde insidie che possono rivelarsi dannose per gli stessi utenti, con ripercussioni anche sulla corretta divulgazione di temi relativi alla salute dei cittadini» – dichiara Francesco Bevere Direttore Generale dell'Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali. «Ecco perché il Portale della Trasparenza dei servizi per la salute, che vede AGENAS come soggetto attuatore e il Veneto Regione Capofila, si rivelerà, tra l'altro, uno strumento di avvicinamento del Servizio sanitario nazionale ai bisogni informativi sanitari dei cittadini, oltre che un alleato dei Medici di famiglia, che potranno disporre di strumenti informativi certificati e sempre più aggiornati», conclude Bevere. «Il sempre più massiccio e diffuso accesso all'informazione sanitaria è alla base della crescente partecipazione e autodeterminazione dei pazienti nel campo della salute, tale da modificare sia i comportamenti sanitari che il rapporto con il medico curante. I pazienti e i cittadini pretendono di diventare sempre di più protagonisti attivi della "costruzione" della propria salute, anche se non necessariamente in chiave di contrapposizione rispetto al medico», conclude Ketty Vaccaro, Responsabile Area Welfare e Salute del Censis.