Sanità, sulle liste d'attesa è battaglia a tutto campo

Liste d'attesa, scontro tra i medici e Amati Anelli: polemiche sterili dal consigliere Pd.

domenica 27 maggio 2018

La Gazzetta del Mezzogiono

L'esame il 30 OMCEO Filippo Anelli " «Prendo atto che il consigliere Amati, invece di discutere nel merito una proposta che immagina un rinnovamento organizzativo del nostro sistema sanitario - che tuteli proprio i diritti dei cittadini oltre che quelli dei medici - punta alla polemica sterile». È il commento di Filippo Anelli, Presidente Omceo Bari alle dichiarazioni del consigliere regionale del Pd sulla proposta di legge per la riduzione delle liste d'attesa, che mercoledì 30 torna all'esame delle commissioni consiliari.

«Credo che si debba voltare pagina e passare dalla contrapposizione per fazioni al dibattito sui contenuti - aggiunge Anelli - nel reciproco rispetto personale e istituzionale che purtroppo Amati non ha dimostrato». «Piena sintonia con il presidente dell'Ordine dei Medici» viene espressa dal capogruppo di Noi con l'Italia Ignazio Zullo, secondo il quale «il collega Amati sulle liste di attesa non vuole discutere nel merito, ma puntare alla "polemica sterile" senza nessun tipo di rispetto.

Amati, con la solita spocchia, non punta a risolvere il problema ma a fare, come sempre, "il primo della classe", quello che ne sa più degli altri e guai chi lo contraddice. Cambi ap-proccioi, sia più umile, se davvero intende lavorare nella subcommissione che esaminerà la sua legge e i nostri emendamenti». Per risolvere il problema, insiste Zullo, «servono le assunzioni e l'aumento dei budget degli accreditati. Tutto il resto è noia». I colleghi del Pd, invece, «pensano di coprire il fallimento nella sanità di Emiliano e del centrosinistra addossando la colpa delle attese alla brama di guadagno che gli operatori sanitari sarebbero con l'attività intramoenia, evitando così di individuare i veri problemi della nostra sanità: assenza di guida, assenza di assessore, assenza di controllo e di governo».

Nell'ultima riunione la Commissione ha accolto all'unanimità la proposta di Paolo Pellegrino (PcE) di costituire, da regolamento, una sottocommissione che esaminerà i 32 emendamenti complessivamente pervenuti per giungere a un testo finale da esaminare il 21 giugno. «Abbiamo fissato un cronopro- gramma cmaro e veloce - spiega Pellegrino - proprio per non contraddire il principio ispiratore della proposta di legge Amati. Se davvero vogliamo migliorare il sistema sanitario regionale tagliando i tempi delle liste di attesa, non potevamo di certo allungare o ritardare queUi legislativi.

I miei emendamenti tendono a regolamentare con legge le varie fasi di programmazione, organizzazione e erogazione delle prestazioni diagnostiche, strumentali nonché rese in regime di ricovero, sancendo l'obbligo della Regione di dotarsi del Piano di Governo delle Liste di Attesa Regionale; ma anche l'obbligo per le strutture sanitarie pubbliche di varare piani attuativi operanti anche nei confronti del privato accreditato».