«Si rifiuta di vaccinare» La Asl richiama il medico

La ASL di Lecce invia una lettera di chiarimenti a un medico di Maglie

venerdì 20 novembre 2015

Quotidiano di Lecce

Non somministra i vaccini antinfluenzali ai propri pazienti e finisce per essere richiamato dalla Asl. A essere oggetto di attenzione da parte dei vertici sanitari, Giorgio Cezza, medico di base magliese, oculista, che nei giorni scorsi ha ricevuto una lettera di chiarimenti da parte della direzione della Asl di Lecce.

Il direttore facente funzioni, Vito Gigante attende una risposta dall’interessato, sollecitato con una raccomandata: “Abbiamo appreso dell’indisponibilità del medico di somministrare il vaccino: per questo abbiamo chiesto di avere una dettagliata e urgente relazione in cui ci spieghi le motivazioni alla base di questa scelta. Abbiamo anche ricordato, al professionista, che la campagna di vaccinazione è un’attività istituzionale che non può essere messa in discussione, tenuto conto che l’efficacia della vaccinazione antinfluenzale è comprovata dalla letteratura scientifica”.

Un atteggiamento da “obiettore”, che però il medico in questione non conferma: «Al momento - spiega Cezza - non ho la possibilità di commentare quanto contestato dalla Asl, per il semplice fatto che non ho ancora ricevuto la lettera di cui si parla. Ho saputo della vicenda direttamente dalla stampa e non ho particolari da aggiungere». Il medico sottolinea di non avere avuto, in passato, altre segnalazioni di questo tipo. «Cercherò di venirne a capo appena riceverò i documenti».

Analoga la posizione del presidente dell’ordine dei medici, Luigi Pepe: «Non sappiamo ancora i dettagli di quanto avvenuto: ne potremo discutere appena la situazione sarà più chiara. Abbiamo ricevuto gli incartamenti da parte della Asl e faremo le nostre valutazioni. Di certo ci sono precisi obblighi professionali ai quali un medico non può sottrarsi per evidenti motivi».

Proprio nei giorni scorsi la Asl ha promosso la campagna contro il virus “Non farti influenzare. Fai il vaccino”, rivolta in particolare alle fasce di popolazione alle quali il vaccino viene offerto gratuitamente. I medici, durante l’incontro di presentazione, hanno ribadito la necessità di vaccinarsi per prevenire l’influenza stagionale che colpisce soprattutto i bambini, gli anziani e i soggetti affetti da patologie croniche, in particolare malattie cardiovascolari, diabete, malattie respiratorie, malattie del fegato, dei reni, dell’apparato immunitario, o che assumono farmaci che riducono le difese immunitarie.

La Asl ha anche presentato il bilancio della stagione influenzale dello scorso anno: nel 2014 in Italia i casi d’influenza accertati sono stati un milione e 7mila casi in più rispetto all’anno precedente. A favorire l’aumento dei malati, la diminuzione delle somministrazioni del vaccino, dovute ai casi di decesso di alcune persone alle quali era stato somministrato un determinato tipo di vaccino antinfluenzale pochi giorni prima della morte. In provincia di Lecce, al pari di quanto avvenuto in Puglia ed in Italia, il calo della vaccinazione negli ultrasessantacinquenni è stato del 5% e nella popolazione generale del 2%.