Direttore distretto sale la polemica

«No, non possiede i titoli». «Sì, certo che sì, invece»

sabato 12 agosto 2017

La Gazzetta del Mezzogiorno (edizione Nord barese)

A garanzia delle riconversione dell'ospedale, il Consigliere Francesco Ventola chiede di verificare la legittimità/opportunità dell' incarico. «Con una mail pec del 4 agosto scorso - ha evidenziato il consigliere regionale di Direzione Italia - ho chiesto al Presidente Emiliano, ai suoi uffici ed a quelli direzione dell'Area Salute della Regione Puglia affinché sia verificato il rispetto dei criteri, utilizzati per la nomina, di meritocrazia, esperienza ed efficienza (rispetto alle mansioni finora svolte al neodirigente incaricato), visto che tra i tanti professionisti e medici che hanno partecipato all'avviso, la scelta è ricaduta sul dott. Antonelli Domenico per i seguenti motivi: "Il Dirigente possiede un profilo di competenze e di esperienze adeguato a perseguire il consolidamento del sistema di presa in carico del paziente cronico/fragile nel territorio del D.S.S. di Canosa, in linea con le politiche regionali ed aziendali di sviluppo della sanità territoriale, oltre che coerente con i modelli più evoluti di medicina di iniziativa e di prossimità,già sperimentati nel Distretto di che trattasi sotto la responsabilità del nominando stesso, nella sua qualità di Dirigente aziendale dei Servizi Infermieristici territoriali e di coordinatore degli ambulatori territoriali di cronicità». A tal proposito il Consigliere Francesco Ventola ha osservato che «il dott. Antonelli: a) Dirigente aziendale dei Servizi Infermieristici territoriali..., non lo è mai stato, visto che la nomina ricevuta il 28/07/2017 con deliberazione del DG n 1591, ha decorrenza 01/10/2017; b) Coordinatore degli ambulatori territoriali di cronicità.... Il ruolo è stato rivestito a Spi-nazzola e Minervino Murge (ricordo il numero esiguo di operatori sanitari presenti in quelle strutture) e da poco tempo a Bisceglie, Trani e Margherita di Savoia. Tengo a precisare - scrive Ventola - per sgomberare dubbi su contrapposizioni soggettive che la mia richiesta non ha nulla di "per- sonale" con il dott. Antonelli Domenico, ma ha solo l'obbiettivo di accertare l'utilizzo di criteri di scelta più opportuni in considerazione che trattasi di un Distretto Socio Sanitario che ha tutti e tre gli ospedali chiusi e che essendo in corso la loro riconversione (da ultimo quello di Canosa di P), chi si dovrà occupare di far funzionare al meglio tutti i nuovi servizi-reparti, è necessario che sia il migliore in assoluto».

 DELVECCHIO (OMCEO BAT) «L'Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri di Barletta Andria Trani, in merito alla nomina del Dottor Domenico Antonelli a direttore del DSS n. 3 della ASL BT, esprime perplessità sulla opportunità della scelta effettuata». Così il dottor Benedetto Delvecchio, presidente dell'Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Barletta Andria Trani in una lettera al direttore Generale ASL BT Ottavio Narracci e all'Assessore alla Salute e Benessere Sociale Michele Emiliano. E poi: «Si fa osservare, infatti, che nell'attuale organizzazione dei DSS regionale ed Aziendale è assente una struttura complessa di cure primarie con relativa autonomia gestionale idonea a gestire le problematiche di pertinenza medica delle cure primarie. Ciò comporta che il Direttore del Distretto, ad oggi, sia chiamato in causa direttamente in tutti gli ambiti di competenza distrettuale. Si fa notare che una quota parte fondamentale dei compiti del Direttore di Distretto è costituita da competenze attinenti le cure mediche primarie, le cure mediche specialistiche, l'assistenza farmaceutica, l'assistenza sanitaria domiciliare, l'integrazione ospedale territorio, l'ambito socio sanitario». Il presidente Delvecchio precisa che: «allo scrivente risulta che l'esperienza e le competenze del direttore designato non contemplino i settori succitati in quanto limitati al coordinamento di personale coinvolto in processi di assistenza di un numero definito di pazienti cronici in carico ai medici di medicina generale e in ambiti territoriali limitati della ASL, né appare soddisfi i requisiti richiesti dall'articolo tre del bando di partecipazione all'avviso pubblico relativo all'incarico. Risulta inoltre allo scrivente che nell'elenco degli idonei a ricoprire il ruolo in oggetto figuravano professionalità con ampia e comprovata esperienza maturata in ambito distrettuale». La conclusione del presidente Delvecchio: "Si auspica pertanto che alla luce delle suddette osservazioni il Direttore Generale possa opportunamente riconsiderare la decisione assunta».

RAGNATELA ( IPASVI) «L,Ipasvi stigmatizza e contesta le dichiarazioni e considerazioni dalla consigliera regionale pugliese del M5Stelle Grazia Di Bari a riguardo del conferimento dell'incarico di Direttore del distretto n. 3 all'Infermiere Dirigente Antonelli Domenico. È una nomina trasparente avvenuta nella piena regolarità della legge e dopo l'espletamento di un bando di selezione interno all'Asl e che pertanto non presenta nessun profilo di illegittimità e difformità alla vigente normativa nazionale e regionale. Le sue dichiarazioni sono inaccettabili ed inopportune, una sorta di difesa corporativa contro cui proprio il movimento politico da lei rappresentato ha sempre combattuto. Sono considerazioni inaccettabili quelle rese dalla pentastellata che vanta nel suo curriculum il titolo di giurista, una nota tendenziosa che mira unicamente a creare inutili allarmismi tra la popolazione. L'Ipasvi invita la consigliera del M5S, avvocato Grazia Di Bari a rivolgere le dovute scuse alla comunità infermieristica».

SOMMA (FIALS BAT) -«La Fials condivide in pieno intervento del collegio Ipasvi Bari e Bat, ed esprime sdegno sulle inaccettabili dichiarazioni rese dalla Consigliera Di Bari in merito alla nomina di un infermiere già dirigente di struttura semplice a valenza dipartimentale delle professioni Sanitarie infermieristiche, dipendente della asl BT il quale e stato nominato dopo un regolare avviso interno direttore del distretto n. 3 Canosa, Minervino, Spinazzola», scrivono nella nota Somma e Di Liddo. E poi: «Secondo la consigliera la nomina doveva andare nella direzione di un laureato in medicina e chirurgia e non in infermieristica. La Consigliera non sa quello che dice e per essere una appartenente ai 5 stelle dovrebbe andare in direzione opposta alle sue riflessioni. Farebbe meglio ad occuparsi dei veri problemi che affliggono la sanità Pugliese oramai da anni. La Fials Aziendale Bat plaude alla direzione strategica aziendale per questa nomina».