Fisco, così si cambia: più prevenzione a favore dei professionisti

Inversione dell'approccio che da punitivo diventa preventivo. La soglia di punibilità penale si alza da 50 a 150 mila euro d'imposta evasa

sabato 27 dicembre 2014

Fonte: Dott-Net

Il fisco cambia strategia. Meno ''manette agli evasori'', ma anche una inversione dell'approccio che da punitivo diventa preventivo. Una rivoluzione che riguarda soprattutto professionisti e imprese La soglia di punibilità penale si alza da 50 a 150 mila euro d'imposta evasa nelle dichiarazioni infedeli. Ma dall'altro lato l'Agenzia delle Entrate sarà chiamata ad ''affiancare'' professionisti e aziende - prima le grandissime, poi quelle più piccole - con l'obiettivo di aiutarle a non sbagliare, dando loro certezza sui comportamenti tributari da tenere. 

E' l'altra faccia del ''730 precompilato'', quello guarda non ai cittadini ma alle imprese. Sarà tracciata dal decreto delegato che attua tre importanti aspetti della delega fiscale e che approda domani al Consiglio dei ministri. Riguarderà il regime delle sanzioni, l'abuso di diritto e la cooperative compliance, cioè il nuovo meccanismo che le imprese potranno utilizzare di chiedere un 'affiancamento' dell'Agenzia delle Entrate per effettuare correttamente gli obblighi fiscali. Le novità in arrivo sono importanti. Sul fronte fiscale, potrebbero segnare un cambio di atteggiamento verso il ''contribuente-impresa''. L'obiettivo principale e' quello di dare maggiori certezze alle società che lavorano in Italia e anche a quelle che ci vogliono investire. A questo, ad esempio, serviranno le norme sull'abuso di diritto, che regolano l'uso distorto di norme legali per aggirare il fisco. Si traccia il confine tra legalità e illegalità in base a quanto previsto da una famosa sentenza della Corte di Giustizia Europea (la 'Alifax').
 
Viene poi rivista la normativa delle sanzioni, alzando l'asticella per trasformare l'evasione in un reato penale. Si punta ad evitare che ci siano nuovi casi ''Dolce e Gabbana''. Così per far scattare la nuova versione della ''manette agli evasori'' serve non solo che l'evasione sia rilevante, ma che si dimostri una volontà reale di aggirare il fisco. Le strade tracciate sono due. La prima norma alza la soglia di rilevanza penale per le tipologie di evasione per le quali e' difficile comprovare o meno l'attività messa in atto per non pagare le tasse dovute. E' il caso della dichiarazione infedele che diventa di rilevanza penale sopra i 150 mila euro. La seconda strada prevede, per le fattispecie di evasione dove invece l'intenzionalità può essere provata, di togliere completamente le soglie oltre le quali l'evasione diventa penale. Quello che peserà non sarà l'interpretazione errata di una norma (come il caso Dolce e Gabbana) ma i 'trucchi' realizzati per non pagare tasse. Il vero cambio di passo del fisco è però quello della cooperative compliance. Si comincia con le grandi aziende e poi si estenderà alle piccole. Ma se una società lo chiede il fisco fornirà i propri esperti. La affiancheranno per indicare la corretta strada per rispettare le norme fiscali. E le scelte fatte in comune non avranno ripensamenti da parte del fisco, dando certezza all'attività imprenditoriale. Una novità che potrebbe diventare un vero e proprio volano per il rilancio dell'economia.