Indennità di complessità: Linee Guida FIMMG Bari (agg. 11/12/2015)

Raggiunto l’accordo con la Asl e l’Ufficio convenzioni diretto dalla Dott.ssa Quaranta.

venerdì 11 dicembre 2015

Raggiunto l’accordo con la Asl e l’Ufficio convenzioni diretto dalla Dott.ssa Quaranta.

A seguire il documento operativo concordato:

Indennità di complessità (Linee Guida FIMMG Bari)

I medici che hanno fatto domanda per l’attribuzione dell’indennità di complessità stanno ricevendo una comunicazione da parte della ASL circa l’accoglimento della domanda e la predisposizione dei documenti per ottenere il beneficio economico.

L’indennità può essere attribuita o per il collaboratore di studio o per l’infermiere. “L’indennità di cui al presente Accordo è destinata in via esclusiva alle figure del collaboratore di studio e/o dell’infermiere e del personale sanitario, secondo la valutazione della complessità, che rimane una prerogativa del medico di Assistenza Primaria”.

La decorrenza dell’indennità di complessità è riconosciuta dalla data in cui matura il diritto (vedi data di protocollo nota ASL) a cui dovrà far seguito l’assunzione e/o di rimodulazione dell’orario di lavoro. Nei casi in cui l’assunzione sia intervenuta antecedentemente alla data di invio della nota ASL, il diritto deve intendersi sempre dalla data di protocollo della nota ASL. Resta inteso che se l’assunzione e/o la rimodulazione è effettuata dopo la data di riconoscimento dell’indennità (nota ASL), il diritto viene riconosciuto dalla data di effettiva assunzione e/o di rimodulazione.

Il medico che nella propria autonomia organizzativa, decide di utilizzare la quota corrisposta d’indennità per la complessità avvalendosi della collaborazione di un infermiere in regime libero-professionale, utilizzerà la stessa  per l’intero anno. Nel caso in cui il medico già usufruisce dell’indennità infermieristica,   quale  quota  nazionale e/o regionale,  la quota dell’indennità di complessità “si cumula a quelle già percepite per il personale di studio – sia essa nazionale che regionale” e dovrà essere specificata in fase di rendicontazione. 

I medici che intendono usufruire di personale di studio alle proprie dipendenze, devono verificare se si trovano in una delle seguenti condizioni:

A.      non avere alcun tipo di indennità per collaboratore e/o infermiere;

B.      aver sottoscritto un contratto di lavoro per il collaboratore e/o infermiere per un numero di ore pari a quelle rimborsate dalle indennità nazionali e/o regionali da parte della ASL;

C.      aver sottoscritto un contratto di lavoro per il collaboratore e/o infermiere per un numero di ore superiore a quelle rimborsate dalle indennità nazionali e/o regionali da parte della ASL.

 

Nel caso in cui ci si trovi nelle condizioni previste dal punto A):

·         il medico deve inviare il contratto di lavoro del collaboratore di studio prevedendo un numero di ore, mediamente 5, determinate in ragione del costo orario del proprio collaboratore. Le ore da inserire sul contratto si ottengono dividendo 3400 euro / 52 (settimane) diviso il costo orario. L’entità del costo orario, comprensivo dei ratei della tredicesima e dei contribuiti previdenziali ecc., lo fornisce il proprio commercialista.

·         Per l’assunzione  dell’infermiere, deve dividere l’indennità per / 52 (settimane) diviso il costo orario (comprensivo dei ratei della tredicesima e dei contribuiti previdenziali ecc.). Otterrà così il numero di ore da contrattualizzare;

 

Nel caso in cui il medico si trovi nelle condizioni previste dal punto B

·         deve rimodulare l’orario di attività del collaboratore aggiungendo un numero di ore, mediamente 4, determinate in ragione del costo orario, comprensivo dei ratei della tredicesima e dei contribuiti previdenziali ecc.,  del proprio collaboratore. Le ore da inserire sul contratto si ottengono dividendo 2700 euro / 52 (settimane) diviso il costo orario. L’entità del costo orario lo fornisce il proprio commercialista.

·         Per l’assunzione dell’infermiere, deve dividere l’indennità per / 52 (settimane) diviso il costo orario ( comprensivo dei ratei della tredicesima e dei contribuiti previdenziali ecc.),. Otterrà così il numero di ore da contrattualizzare da aggiungersi al contratto di lavoro già in essere;

 

Nel caso in cui il medico si trovi nelle condizioni previste al punto C 

deve verificare il numero eccedente di ore effettuate dal suo collaboratore rispetto a quelle rimborsate dalle indennità nazionali e/o regionali da parte della ASL:

·         Nel caso in cui il numero delle ore per il collaboratore di studio rimborsate dalle indennità nazionali e/o regionali da parte della ASL sono superiori a 4 deve semplicemente comunicare la conferma degli orari di lavoro riportando lo schema settimanale delle ore di lavoro, inviando anche il relativo contratto di lavoro;

·         Nel caso in cui il numero delle ore eccedenti per il collaboratore di studio rimborsate dalle indennità nazionali e/o regionali da parte della ASL è inferiore a 4 il medico deve adeguare il contratto aumentando il numero delle ore del collaboratore di studio sino al raggiungimento  del numero di ore, mediamente 4, determinate in ragione del costo orario del proprio collaboratore. Le ore da inserire sul contratto si ottengono dividendo 2700 euro / 52 (settimane) diviso il costo orario. L’entità del costo orario lo fornisce il proprio commercialista. (Esempio: se un medico ha assunto il proprio collaboratore per 20 ore e la ASL ne paga solo 18 con l’indennità di complessità deve aumentare il numero di ore solo di 2 in quanto le altre 2 ore sono già pagate direttamente dal medico, seppur non rimborsate). In tal caso deve inviare il nuovo contratto di lavoro corredato della tabella con la ripartizione settimanale degli orari.

·         Nel caso si avvalga della collaborazione dell’infermiere con la modalità di dipendente, deve dividere l’indennità per / 52 (settimane) diviso il costo orario. Otterrà così il numero di ore da aggiungere al contratto di lavoro già in essere. Se tali ore sono pari o inferiori a quelle fissate del contratto già in essere deve comunicare la conferma degli orari di lavoro riportando lo schema settimanale delle ore di lavoro; diversamente deve adeguare il nuovo contratto totalmente o parzialmente, alle sommatoria di tutte le indennità, nazionale – regionale e di complessità.

Il medico deve inviare sempre copia del nuovo contratto qualora venga modificato.

Il medico deve inoltre comunicare alla ASL l’orario di ricevimento del medico e l’orario di attività di studio del collaboratore. È obbligo da parte del medico rendere noto agli assistiti gli orari di ricevimento del medico e l’orario di attività di studio del collaboratore attraverso l’affissione delle due tabelle nella sala d’attesa. 

Il medico deve comunicare alla ASL, i nuovi orari di attività del collaboratore di studio che quelle di ricevimento del medico.

 

Esaminate con attenzione il protocollo condiviso ed inviate i documenti richiesti.

Oltre a quelli richiesti va aggiunto, per coloro i quali fanno un nuovo contratto, il costo orario del collaboratore di studio e/o infermiere (calcolato dal commercialista e/o consulente del lavoro) ed inoltre per tutti la dichiarazione del medico di aver posto in sala d’attesa l’orario di ricevimento del medico e l’orario del servizio di apertura studio del collaboratore.

Tali documenti  vanno inviati per Pec all’indirizzo protocollo.asl.bari@pec.rupar.puglia.it o per Raccomandata A/R a Direzione Generale ASL BA c/o CTO – Lungomare Starita 6, 70132 BARI

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