Assicurazione di malattia: attenzione all'invalidità permanente

Non riconoscibile nel caso in cui la malattia patita dall'assicurato abbia esito mortale

mercoledì 25 marzo 2015

Doctor33

L'espressione "invalidità permanente" designa uno stato menomativo divenuto stabile ed irremissibile, consolidatosi all'esito di un periodo di malattia: pertanto, prima della cessazione di questa, non può esistere alcuna "invalidità permanente".

Ne consegue che, ove in un contratto di assicurazione contro i rischi di malattia, sia previsto il pagamento di un indennizzo nel caso di invalidità permanente, lo stesso non è dovuto nel caso in cui la malattia patita dall'assicurato abbia esito mortale, senza mai pervenire a guarigione clinica.

Il contratto è un testo giuridico, le espressioni in esso contenute, se potenzialmente ambivalenti, vanno interpretate secondo il senso che è loro proprio nel contesto giuridico, non certo secondo il buon senso od il linguaggio comune e il lemma "invalidità" è un concetto tecnico frutto di una elaborazione ormai quasi secolare in ambito medico legale.

[Avv. Ennio Grassini - www.dirittosanitario.net]