Test del Radon, siamo all'anno zero

Latitano i controlli sul «rilascio» in ambienti poco ventilati. Poco più di un anno per rimediare

martedì 18 aprile 2017

La Gazzetta del Mezzogiorno

STEFANO LOPETRONE " Agosto 2018 sembra una data lontana. E invece per la questione radon è una scadenza molto ravvicinata. La legge regionale 30 del 2016 prevede la mappatura del radon in tutti gli edifici destinati all'istruzione e a quelli aperti al pubblico. I proprietari di questi immobili hanno tempo fino ad agosto dell'anno prossimo per inviare i risultati dei rilievi all'Arpa, l'Agenzia regionale per la prevenzione e la protezione dell'ambiente. Il guaio è che una rilevazione accurata ha bisogno di un anno di tempo, per cui le amministrazioni locali, soprattutto i Comuni, devono fare in fretta. In realtà hanno quattro mesi per deliberare i rilievi. Superata la scadenza (e l'eventuale proroga fino a settembre 2018) scatterà la sospensione della certificazione di agibilità dell'immobile. APPELLO -Un'operazione titanica, quella che attende amministrazioni locali e proprietari di edifici aperti al pubblico. E che si intreccia con un'altra fase assai delicata, ossia la definizione degli strumenti urbanistici, che interessa proprio in queste settimane molti Comuni del territorio, Lecce in testa. Dal punto di vista amministrativo si corre il rischio di dover ricominciare l'iter di approvazione dei Pug (i Piani urbanistici generali) una volta presentato lo strumento al vaglio della Regione, giacché quasi nessuna amministrazione si sta ponendo il problema di rilevare la presenza del radon nei terreni edificabili. «Faccio appello alla Regione affinché proceda per stralci territoriali nella mappatura e nella redazione del "Piano radon", a partire dalla provincia di Lecce, visto che qui abbiamo già una mole di dati a disposizione. Anche perché sembra che ci sia un legame tra alcune neoplasie polmonari e l'esposizione al radon, qui nel Salento. Non possiamo attendere», dice Claudio Cazzato, docente di Fisica e già ricercatore all'Enea. «E poi alcuni Comuni stanno per redigere i piani regolatori senza porsi il problema del radon». In effetti nel Salento il caso radon era scoppiato per le rilevazioni effettuate in alcune scuole all'inizio del decennio. «La provincia di Lecce è partita in anticipo rispetto alle altre province pugliesi», continua il ricercatore. «Lo Spesai della Asl è stato tra i primi ad attivarsi e a richiedere la misurazione del radon negli immobili interrati». COSTRUZIONI Cazzato dirige un Laboratorio di misure di radon a Copertino, che è stato giudicato dal Pubblio Health England (Phe) sesto in una graduatoria mondiale per l'affidabilità nella misurazione del radon nel biennio 2015/16. «La legge regionale prevede l'eventuale risanamento entro un anno dalla misurazione per gli edifici che superano i 300 Bq/m3.1 risanamenti sono difficili e costosi, per cui bisogna prevenire. Ecco perché faccio un altro appello ai costruttori: misurate la concentrazione di radon nel terreno prima di costruire», sostiene. In effetti il costo di una rilevazione è irrisorio, circa un centinaio di euro, e può effettuarsi in fase di scavo. Se nel terreno si dovesse riscontrare un'alta concentrazione di radon, i progettisti adottando semplici accorgimenti tecnici, quali guaine impermeabili al radon o vespai adeguatamente ventilati, possono eliminare il pericolo». Intervenire a posteriori è invece costoso e rumoroso: si devono installare degli aspiratori da tenere costantemente accesi, o intervenire dall'esterno con dei pozzetti di aspirazione che intercettano il radon prima che questi entri in casa. Costi che sarebbero azzerati da semplici accorgimenti in fase di costruzione, a patto di realizzare prima una rilevazione nel terreno.

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