Ecm, per recuperare i deficit formativi c'è tempo fino a fine anno

Bovenga: C'è stata una crescita complessiva del 20% di attività formative e un aumento di oltre il 10% dei medici e odontoiatri che si sono certificati»

venerdì 15 settembre 2017

Doctor 33

Non è più un "carrozzone" con tanti difetti. Ora la formazione continua andrebbe paragonata a una fuoriserie. Almeno tra i medici. Aumento dei corsi di formazione a distanza del 70% rispetto al triennio 2011-2013; 50 mila professionisti coinvolti in più; e non soltanto: altri numeri li anticipa Sergio Bovenga segretario Fnomceo alla vigilia del consiglio nazionale in programma a Bari e dedicato al tema dell'aggiornamento dei medici. «Sul triennio appena trascorso, 2014-16, abbiamo primi dati incoraggianti. C'è stata una crescita complessiva del 20% di attività formative e un aumento di oltre il 10% dei medici e odontoiatri che si sono certificati», sottolinea Bovenga. 

«Ma i dati miglioreranno di sicuro visto che, grazie a una norma della Commissione Nazionale Formazione Continua ci sarà tempo ancora fino al prossimo 31 dicembre per chi vuole recuperare un eventuale deficit formativo (entro il limite del 50%) dello scorso triennio». Per ottenere la possibilità di calcolare nel 2017 crediti di recupero per gli anni passati bisognerà rivolgersi al proprio Omceo o scrivere al back office del Consorzio Gestione Anagrafica delle professioni sanitarie -Cogeaps (ecm@cogeaps.it) indicando i corsi e le altre situazioni che danno crediti nel 2017 che si intendono trasferire al 2016. Bovenga lo conferma, e conferma che Bari, ospitando un Consiglio Nazionale monotematico sull'Ecm e un convegno di due giorni sulla formazione continua, si profila evento speciale. La Federazione torna protagonista dell'Ecm? «Credo che la Fnomceo sia uno dei fondamentali protagonisti del sistema Ecm sin dalla sua istituzione, sia per ruolo (per legge il Presidente ricopre la carica di vicepresidente Cnfc) sia soprattutto per le azioni messe concretamente in campo per favorire e sostenere la formazione continua dei medici e degli odontoiatri. Ma forse -afferma Bovenga- il più grosso contributo della Fnomceo è stato mettere i professionisti al centro del sistema, e non il contrario. In altre parole, favorire l'offerta formativa e semplificare le regole del gioco per andare incontro alle effettive necessità di aggiornamento. L'azione Fnomceo parte da lontano, avendo prodotto e messo a disposizione dei professionisti una notevole quantità di corsi di formazione a distanza che hanno visto ad oggi oltre 400.000 partecipazioni grazie ad una offerta su temi di carattere trasversale alla professione ovvero di attualità contingente rispetto al momento in cui sono stati prodotti (ad esempio il corso sui vaccini). Questo impegno è stato 'premiato', oltre che dal gradimento dei tanti partecipanti, anche dal recente riconoscimento a luglio di provider con accreditamento standard da parte di Agenas». 

Quanto all'evento di Bari, «è un appuntamento ormai classico visto che da qualche anno qui si svolgono proprio le ''Giornate di Bari sulla formazione'. Il Consiglio nazionale e il Convegno saranno interamente dedicati all'ECM in considerazione delle molte novità introdotte nel triennio appena iniziato, sia a livello normativo ma, ancor più, sostanziale. L'Ecm, infatti, nella formazione post lauream, sta sempre più uscendo da quello che poteva essere un ruolo "accessorio" per diventare requisito essenziale dell'esercizio professionale, come peraltro previsto dalla legge. Volendo trovare un cambio di paradigma, è proprio il sistema Ecm ad essere cresciuto e ad essere finalmente protagonista, del percorso di crescita professionale di medici e odontoiatri».