Sanità, in arrivo 7 miliardi dal Def “Più assistenza a disabili e anziani”

L’assessore: “Approvazione entro maggio. Con la medicina del territorio eviteremo l’intasamento dei reparti”

sabato 19 aprile 2014

LELLO PARISE (Repubblica Bari)

C’È UN attivo di 7 milioni e si azzerano i vecchi debiti dell’Asl nei confronti dei fornitori, che adesso saranno saldati perché la Regione ha la possibilità di fare tre mutui trentennali con la Cassa depositi e prestiti a un tasso d’interesse del 3 per cento senza per questo essere accusata di avere violato i vincoli imposti dal patto di stabilità. Lo stesso attraverso cui la Puglia, che quel benedetto-maledetto patto l’aveva infranto un paio di volte, era stata condannata ad attraversare le forche caudine del piano di rientro, costato la chiusura di ventidue ospedali e il taglio di 2mila 200 posti letto.

Come stanno le cose, lungomare Nazario Sauro riesce a invertire la rotta. Entrate e uscite «sono in equilibrio» e, per questo, Roma concede la deroga perché possano scattare le prime 500 assunzioni tra medici e infermieri delle 2mila 432 previste fino al 2015: 750 a Bari, 410 a Taranto, 280 a Brindisi, 220 a Lecce, 149 a Foggia e 112 nell’Asl della Bat; il resto del personale sarà ingaggiato per infoltire i ranghi delle aziende ospedalie per ro-universitarie del capoluogo pugliese e di Foggia e di un paio di istituti di ricerca. Tutto questo accadrà se i numeri non ritorneranno a ballare pericolosamente.

Ma con il Def 2014 si lavora perché questo rischio sia scongiurato. L’obiettivo è quello di materializzare la medicina del territorio, pure solo perché non è che nei nosocomi si possa scialare più di tanto. Sarà potenziata l’assistenza domiciliare, potranno essere istituiti nuovi servizi «meno costosi e più capillari», per la disabilità cronica e, questo, dovrebbe consentire di far rientrare una serie di pazienti costretti a curarsi dappertutto, ma non nel tacco d’Italia. E, perciò, di ridurre la mobilità passiva, cioè il flusso di fondi in uscita

pagare prestazioni erogate a propri assistiti al di fuori dei confini pugliesi. Così come un occhio di riguardo sarà riservato alla neuropsichiatria infantile.

Nel “budget provvisorio” di quest’anno spuntano dal nulla, tra l’altro, 630mila euro perché al Policlinico prenda forma il registro delle malformazioni congenite (100mila euro), ci si occupi dei disturbi legati all’identità di genere (130mila euro), sia informatizzata la rete ematologica (200mila euro) e organizzato il “team oncogenomico” per ridurre i costi dell’assistenza sanitaria in oncologia (altri 200mila euro). Ancora: per Asl Bari, 250mila euro da investire sulle cure palliative. La Gentile è ottimista: «Irrobustiamo i bilanci».