Si chiude il 2017: un anno difficile per la Continuità Assistenziale in Puglia

Lettera del Segretario Regionale Fimmg Continuità Assistenziale Puglia, dott. Piero Drago

domenica 31 dicembre 2017

Gentili colleghi, 

il 2017 è stato un anno difficile per la nostra professione,  un anno che ci ha visto combattere sulle barricate su vertenze difficili ed articolate, attaccati da una tecnostruttura che per far quadrare i bilanci ha messo a dura prova la nostra libertà professionale, il diritto dei medici a curare e quello dei cittadini ad essere assistiti. 

Gli ultimi tempi sono stati particolarmente difficili per la nostra professione. Lo stato attuale della sanità mina l’indipendenza e l’autonomia dei medici, oltre che metterne a repentaglio la sicurezza, e finisce di fatto col minare i valori fondanti del nostro lavoro.

Populismo, demagogia, qualunquismo sono virus che si diffondono con grande facilità creando gravi danni ad un servizio pubblico che, con enorme sacrificio ed abnegazione, garantisce la salute dei cittadini. 

In questo “vuoto di programmazione” i colleghi di Continuità Assistenziale ogni notte e durante tutto il weekend ed i giorni festivi, garantiscono l’assistenza in condizioni sempre più difficili ed operando con coscienza e con la massima abnegazione, anche per sopperire alle carenze del sistema.

Ma la nostra non è la difesa incondizionata di un sistema che comunque ha criticità (a partire dall’isolamento in cui opera il medico) da noi stessi più volte denunciate. Migliorare l’assistenza attraverso una riorganizzazione delle cure sul territorio si può. Anzi si deve. Non solo perché ne siamo convinti, ma perché dal 2012 è un obbligo di legge (L. 189/2012) da assolvere nel prossimo Accordo Collettivo Nazionale per la Medicina Generale. 

Attraverso le nuove aggregazioni dei medici ed il Ruolo Unico sarà possibile integrare colleghi che lavorano in due settori attualmente separati (Assistenza Primaria e Continuità Assistenziale) in un’ unica figura professionale ed in team allargati, in grado di organizzare un’ assistenza più efficace al cittadino relativamente a domiciliarità, cronicità e prevenzione, con conseguente riduzione di accessi al pronto soccorso e di ricoveri ospedalieri. Si tratterebbe quindi di un modello di assistenza in grado di valorizzare ulteriormente le professionalità già coinvolte nel mondo della Medicina Generale, a vantaggio del cittadino.

Come Fimmg noi continueremo a lavorare per questi obiettivi, coinvolgendo i cittadini e rinsaldando con loro l’alleanza per una Sanità migliore. 

Allo Stato e Regioni chiediamo di smetterla di perdersi in scaramucce difendendo strenuamente la propria posizione (il primo a tirare i cordoni della borsa, le seconde a battere cassa senza preoccuparsi del denaro sprecato), fingendo di non sapere che entrambi incarnano quella Repubblica che ha il compito di tutelare la salute delle persone attraverso l’offerta di ragionevoli certezze a garanzia della sopravvivenza del SSN.


Dott. Pietro Drago

Segretario Regionale Fimmg Continuità Assistenziale Puglia