Tagli al fondo per SSN: preoccupazione dell'Ordine di Bari

Lettera aperta alla presidente FNOMCeO Chersevani del presidente dell'Ordine dei Medici di Bari

giovedì 30 luglio 2015

Gent.ma Dott.ssa Roberta CHERSEVANI
Presidente FNOMCeO
Piazza Cola di Rienzo, 80/A 00192 - ROMA (RM)

Cara Roberta,
ti scrivo per rappresentare la forte preoccupazione del Consiglio Direttivo dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Bari circa le possibili conseguenze derivanti dall’approvazione della manovra sulla Sanity del Governo Renzi, che prevede un taglio di 2,352 miliardi del fondo che sostiene il SSN.

Le preoccupazioni riguardano principalmente la tenuta del SSN, giy duramente sottoposto a tagli negli ultimi anni: 33 miliardi dal 2008 ad oggi, con conseguenze irreparabili per la tutela della salute dei cittadini. Ancora una volta, il Governo tende a mascherare scelte di natura economica finanziaria con presunte esigenze di appropriatezza nell'esercizio della professione. La limitazione delle prestazioni specialistiche, secondo parametri definiti dal Governo, rappresenta una interferenza nell’esercizio della professione secondo scienza e coscienza in quanto introduce regole burocratiche nella prescrizione, aldily della valutazione clinica. Esattamente il contrario dell’appropriatezza che rappresenta uno strumento clinico per il medico nella scelta delle prestazioni più idonee, messe a disposizione dal SSN, per giungere ad una corretta diagnosi.

Il Governo, invece, introducendo limitazioni burocratiche e sanzioni all’esercizio della professione costringe di fatto il medico a rifiutare una prescrizione a carico del SSN se priva di requisiti previsti dalle norme di legge. E’ il trionfo della burocrazia e l’inizio di un sistema sanitario a due vie: quello pubblico sempre più limitato da leggi e norme burocratiche e quello delle assicurazioni, in cui la tutela della salute è legata all'entity del premio assicurativo versato. I cittadini che potranno permetterselo si tuteleranno con polizze assicurative adeguate per eseguire tutte quelle prestazioni che i medici riterranno necessarie e che lo Stato invece rifiuta di garantire in nome della presunta appropriatezza.

La nostra Federazione, insieme con tutti gli Ordini ed i sindacati medici, scesero in piazza nel 2012 in difesa del SSN. Le motivazioni che portarono a quella manifestazione sono oggi sempre più attuali.

Il rischio di una sanity diversa per i ricchi e per i poveri sta diventando sempre più una realty, mentre l’universalismo previsto dalle leggi istitutive del SSN viene cancellato e la solidariety messa in discussione dall’avvio di un sistema assicurativo privato.

Mi piacerebbe che queste mie riflessioni fossero condivise con il Comitato Centrale, con i colleghi Presidenti e con tutti coloro che hanno a cuore un sistema sanitario universale, egualitario e solidale.
Un caro saluto.

Il Presidente OMCeO di Bari
Dott. Filippo Anelli